I soldi che non fanno la felicità: la questione Roma e l'esempio del "piccolo" Lecce
Una riflessione sulle squadre che sperperano soldi ma senza una visione
Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un inaspettato esonero, quello di Daniele De Rossi dalla carica di allenatore della Roma.
Dopo sole quattro giornate, questo risvolto ha inevitabilmente portato ad un'aspra contestazione dei tifosi a Trigoria e ad una richiesta di spiegazioni da parte degli stessi giocatori alla dirigenza.
Una scelta che non ha trovato d'accordo nemmeno tanti addetti ai lavori e che ha fatto capire come la società capitolina non abbia un vero e proprio progetto tra le mani.
Lo stesso Walter Sabatini, ex ds dei capitolini, si è esposto esprimendo il suo pensiero in un post su Instagram, dicendo che “Qualcuno sta vivendo in un delirio di onnipotenza”. Anche Nainggolan dice la usa: “L'esonero di De Rossi mi sembra una barzelletta, non è giustificabile”.
Quello che più fa scalpore, oltre alla decisione esonerare un allenatore dopo sole quattro giornate, è il fatto che De Rossi fosse fresco di rinnovo, anche lungo, fino al 2027. Al suo posto è stato preso Juric, che farà da traghettatore (dopo quattro giornate!) avendo un contratto fino al 2025.