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Pablo Rodriguez, giovane attaccante del Lecce, ha parlato a Canarias7 della sua esperienza nel Salento ed in Italia. Il centravanti spagnolo non vede l’ora di iniziare il campionato di Serie A con i giallorossi, con la speranza di trovare maggiore spazio nella prossima stagione. Ecco di seguito le sue parole:

ESPERIENZE E LEGAMI 

“Da quando ho deciso di lasciare Madrid, è stato tutto pazzesco. La firma, il mio primo anno in Italia e questa seconda stagione con la promozione. Sono venuto con questo obiettivo e l’ho raggiunto. Sono andato giovanissimo, a 14 anni, a Madrid. Non mi è costato fatica, sono sempre stato molto indipendente, ma è vero che il legame con la terra è sempre molto forte”

ISOLE CANARIE 

“Quando vai in un altro paese, apprezzi ancora di più essere delle Isole Canarie. Siamo un bellissimo arcipelago e sono orgoglioso di essere nato qui. Non posso che ringraziare la mia famiglia per il supporto che mi hanno sempre dato, mi hanno portato sulle ali".

SOGNI ED AMBIZIONI 

“Due anni fa il Lecce è retrocesso mentre l'anno scorso eravamo alle porte della promozione. Non si può chiedere di più, siamo tornati in Serie A vincendo il campionato. Questa è una grande motivazione per me. Il calcio non guarda la carta d’identità, ho lottato per i miei sogni. Ho 20 anni e non ho problemi a continuare a bruciare le tappe per raggiungere tutto ciò a cui aspiro. Sono molto orgoglioso e felice perché lo sognavo fin da bambino". 

CALCIO ITALIANO

“Adattarsi al calcio italiano è un po' difficile, ma l'ho fatto molto velocemente. Ho avuto tre o quattro mesi complicati, ma il lavoro ha dato i suoi frutti. Nel calcio ognuno contribuisce con le prestazioni personali per raggiungere l'obiettivo collettivo. Quest'anno ho giocato meno, ma mi sono divertito e ho combattuto lo stesso. Il calcio italiano è molto difficile per un ragazzo come me abituato ad un modo di giocare differente. È duro, molto fisico. Ho dovuto adattarmi per avere più opportunità. È stato un cambiamento per me”.

FUTURO 

"Chi non sogna di giocare contro i più grandi in Italia, Inghilterra e Spagna? Fin da piccolo lo sognavo e spero che lavorando duro io possa realizzare tutto quanto. Penso alla Roma, al Napoli, alla Juve o al Milan e già sorrido. Lotterò per giocare contro di loro".

TORNARE UN GIORNO 

«Ho giocato nelle affiliate di Las Palmas e sono di Gran Canaria. Sono cresciuto qui e non chiudo le porte a niente. Ovviamente mi piacerebbe giocare per UD Las Palmas un giorno. Sono quel bambino che andava a vedere UD da bambino. Sabato scorso ho fatto il tifo contro Oviedo a Gran Canaria. Provavo molta nostalgia, ma continuo vivendo il mio percorso. Speriamo che un giorno ci incontreremo sulla stessa strada". 

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