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Gli sguardi un po’ così degli arbitri di serie A sono spariti.
 

«Ma certo. Hanno fatto in fretta. Non ho mai capito, e non capirò mai, chi parla di direttori di gara contrari al Var. Favole».

Lei ha seguito il progetto per l’introduzione della moviola in campo in Italia. Ricorda i primi passi informali della grande rivoluzione?
 

«Sì. Eravamo in un seminario in Olanda nel marzo del 2014, eravamo pochi. Per l’Italia il presidente Tavecchio e Michele Uva ci credettero da subito…».

arbitro aggredito

L’ultima parola è la più dolorosa: la violenza sugli arbitri.
 

«Una piaga. A livello Uefa stiamo facendo un grande lavoro sul tema (la UEFA Refereeing Campaign) e qualcosa sta cambiando perché, alla fine, prevale la passione di chi vuole entrare in un mondo di regole. Una cosa deve essere chiara: servono pene certe, chi tocca gli arbitri non dovrebbe entrare mai più in uno stadio. La vera svolta? L’arbitro dovrebbe dirigere da pubblico ufficiale per tutta la durata della gara».

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