Ai microfoni di
Stadio Aperto, trasmissione radiofonica di
TMW Radio, è intervenuto l'ex centrocampista e capitano del Lecce
Guillermo Giacomazzi. Il calciatore sudamericano ha analizzato il momento della squadra salentina giudicandolo positivo:
"Il Lecce ha fatto ottime partite dal punto di vista delle prestazioni, forse solo contro Atalanta e Verona i ragazzi sono andati un po' sottotono. Con un pizzico di fortuna in più si potevano portare a casa altri punticini come è successo contro la Fiorentina".
Giaco descrive
la squadra di Liverani come una squadra capace di ragionare:
"E' ordinata, non perde mai la testa e cerca di salvarsi con il collettivo. Non è catenacciara. Certe volte però deve rendersi conto che è una neopromossa e che bisogna fare i calcoli".
Approfondisce il tema descrivendo come una squadra dovrebbe comportarsi nelle diverse situazioni che deve affrontare in campo:
"Sotto tanti aspetti sono sorpreso perché conosco Fabio Liverani e anche se hai un'idea sei sempre una neopromossa e devi sapere quando devi difenderti o devi offendere. Anche quando giochi contro la Juventus. La parola chiave è equilibrio nel calcio, non solo per chi deve salvarsi. Ad esempio, contro la Fiorentina il Lecce ha saputo far emergere i limiti dei viola".
Gli chiedono da studio se
esiste un Giacomazzi attualmente nella Rosa dei salentini:
"Sicuramente ci sono giocatori che hanno fatto la A. Tachtsidis ha fatto la sua carriera. Non lo so, io ho fatto la mezz'ala per tanti anni, forse Petriccione sa giocare a calcio ma è piccolino ed ha caratteristiche diverse dalle mie".
Infine una
chiosa sulla tenacia di questa squadra:
"Mi piace - spiega
- l'idea che il Lecce sia un osso duro per qualsiasi squadra. Lo abbiamo visto contro la Juventus. Vuol dire che l'allenatore ha in mano la situazione e chiunque vada in campo sa bene cosa fare".