Sticchi Damiani: "La salvezza per il Lecce non rappresenta un punto d'arrivo"
Il presidente del club giallorosso ha rilasciato alcune dichiarazioni, parlando di vari temi
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha parlato al termine della Charity Dinner organizzata a Roma dalla Serie A. Il numero uno giallorosso ha discusso di diversi temi, dicendosi orgoglioso di quanto conquistato fino ad ora. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Sportitalia
Sono davvero molto contento, un risultato incredibile per una squadra così giovane e piena di esordienti, piena di scommesse per la categoria, con un monte ingaggi assolutamente in linea con politiche di piena sostenibilità del club. Questa realtà si è misurata con realtà più grosse ed oggi pensare che siamo salvi con tre turni di anticipo rappresenta un successo pieno delle scelte del club, dell’area tecnica, di Pantaleo Corvino e dell’organizzazione e della programmazione. Ovviamente questo per noi non è un punto d’arrivo, ma bisogna non fermarsi nemmeno un minuto e programmiamo il futuro.
Via Del Mare e tifosi
“Il Via del Mare in questo processo di crescita rappresenta un punto di grande orgoglio e tutto questo è sorprendente, perché i numeri che ci sta dando questa piazza, esodi fuori e 30mila persone in casa praticamente sempre, sono un segnale potente. Questa piazza ci dice ogni giorno che crede nel progetto, ci vuole essere, supportare e così ci aiuta. Questo è il punto centrale del nostro programma: coinvolgere più tifosi ed il più possibile la nostra gente.
Le parole di Sticchi Damiani ai microfoni di Sky
Queste, invece, le parole del presidente ai microfoni di Sky Sport:
La salvezza è arrivata due o tre giorni fa, con tre giornate di anticipo. Abbiamo centrato questo obiettivo con tanti giovani in rosa e siamo contenti. Un grande risultato, siamo soddisfattissimi. Per noi è come uno Scudetto. Avevo un'idea precisa per il club, misurarci con realtà più forti con programmazione e sostenibilità.
Sfruttando il grande lavoro dei nostri talenti in dirigenza, come Pantaleo Corvino. L'ho voluto fortemente ed è stato determinante insieme a Trinchera. Sono stati importanti fino dalla B e oggi raccogliamo i frutti. Abbiamo giocatori che hanno attirato l'attenzione e abbiamo ottenuto un risultato incredibile, cosa non scontata. Ci sono dei presidenti che si vogliono occupare di tutto. Io sono per il presidente che sceglie i suoi uomini e si affida a una figura per l'area tecnica e ad altre per i ruoli dirigenziali. Ho dato fiducia a Pantaleo e Trinchera sul mercato e abbiamo Mencucci che si occupa dei numeri. Questa è una squadra parallela a quella che scende in campo. Questo è il mio modello. I risultati li abbiamo raggiunti.