L'AIA spiega perchè quello di Dumfries non è fallo. Ma su Pierret...

L'intervista di Radio CRC al presidente Antonio Zappi
Continuano a far parlare le decisioni arbitrali in questa giornata di campionato. Dopo la disastrosa partita condotta da Pairetto tra Roma e Como, c'è un altro episodio che ha fatto molto discutere. Nel primo tempo della sfida tra Napoli e Inter, Dumfries intercetta un tiro con la mano dentro l'area di rigore. I giocatori partenopei hanno chiesto a gran voce il calcio di rigore, ma nè l'arbitro, il Sig.Doveri, nè il VAR sono stati dello stesso avviso.
Per Calvarese la scelta di campo è stata sbagliata
Questa decisione ha lasciato perplesso anche lo stesso Calvarese. Infatti, così come Marinelli ha fischiato il rigore per il fallo di mano di Pierret, quello di Dumfries sembra essere la stessa identica dinamica. E se per l'ex arbitro quello concesso a Firenze era rigore, per coerenza ha definito da rigore anche l'intervento dell'esterno olandese.
Da calcio di rigore anche il mani di Dumfries. Sul tiro di Spinazzola, l’olandese si oppone alla conclusione cercando di murarla, “staccando” il braccio sinistro a circa mezzo metro dal corpo; l’arto è alto, va verso il pallone (e non viceversa), intercettandolo
A cercare di fare chiarezza ci pensa Antonio Zappi, presidente dell'AIA che, intervistato da Radio CRC, ha parlato dell'episodio del Maradona in questo modo:
Le parole di Zappi
È giusto che le interpretazioni tecniche le dia il Commissario, Gianluca Rocchi, perché il Presidente non deve mai entrare in spiegazioni tecniche. Però in un piano di carattere generale, come valutazione della filosofia arbitrale, posso parlare di un dato di fatto per quanto concerne l’episodio di Dumfries.
Quando un braccio, che pur essendo staccato dalla figura corporea, è posizionato in maniera tale che se non ci fosse il pallone colpirebbe una parte del corpo, scatta un presupposto di non punibilità. Se in passato sono stati commessi degli errori, non bisogna continuare a lavorare nell’errore. La ricerca dell’uniformità non deve appiattirsi nel perpetuarsi dell’errore
Non è stato commentato invece l'episodio relativo al fallo di mano di Pierret ma, sentendo le parole del presidente dell'AIA, rimangono forti dubbi relativi soprattutto all'interpretazione del regolamento.