Caso Tachtsidis: i retroscena che svelano cosa è successo davvero


Ma cosa è successo davvero?
Tutto si riconduce allo scorso 2 Ottobre quando, ceduto Petriccione, è arrivata anche la richiesta da parte di un club saudita, il Dhamk Club, per Tachtsidis. Richiesta pervenuta direttamente al calciatore al quale ha offerto un biennale da 1,1 milioni netti a stagione. Quasi il doppio di quello che guadagna attualmente in giallorosso. Cifre da capogiro, indubbiamente, che avrebbero consentito al calciatore di strappare un ultimo importante contratto che avrebbe permesso di garantire a sé ai familiari più stretti un futuro sereno. Il calciatore a quel punto ha contattato il presidente Sticchi Damiani comunicandogli l'offerta e pregandolo di accettarla. Richiesta che sarebbe stata accettata alla condizione che il Lecce fosse riuscito ad individuare un sostituto sul mercato. Le cronache ci dicono che quel sostituto non è arrivato, di fatto oggi non esiste nemmeno un vice-Tachtsidis, dunque per il Lecce il mercato si è chiuso alle 20.00 di Lunedi scorso. Anche quello in uscita, nonostante in Arabia Saudita il mercato chiuderà a Novembre, e proprio perché non ha alternative in Rosa al calciatore greco. Intanto però è successo un altro fatto importante: il club arabo, dopo aver atteso la chiusura del mercato italiano nella speranza di ottenere la risposta positiva di Tachtsidis, ha acquistato un altro centrocampista, scartando di fatto il giallorosso. Ed è proprio questo che ha fatto definitivamente sbroccare il greco che ha visto praticamente svanire i suoi sogni di gloria.La posizione del Lecce
In mezzo a tutto questo trambusto, c'è da registrare anche il comportamento scorretto del Dhamk Club che ha contattato direttamente il regista dei salentini, bypassando del tutto il club di appartenenza. Gli arabi infatti credevano di acquisire il calciatore a zero, sperando che lo stesso sbloccasse la trattativa. Un fatto che ha danneggiato i giallorossi, poiché ha destabilizzato l'umore del calciatore, ma soprattutto contro le regole FIFA che impongono ai club di contattare prima il club di appartenenza del calciatore e farsi dare il consenso a trattare anche il calciatore stesso. Il Lecce non se n'è stato con le mani in mano ed ha denunciato tale comportamento agli organi competenti della FIFA.Cosa accadrà?
Nei prossimi giorni il Lecce proverà a mediare direttamente con il calciatore. Magari trovando un nuovo accordo che mitighi la fresca delusione. Si spera che ci sia un ricongiungimento tra le parti, questo per il bene della squadra di Corini, che riavrebbe il suo faro, e per lo stesso giocatore che non macchierebbe la sua carriera.
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