Che sta succedendo alla Salernitana e perché Petrachi ha deciso di rimanere
Momento complicato per la società campana dopo la retrocessione in cadetteria nella scorsa stagione
Caos assoluto a Salerno, una piazza calda e calorosa che in queste ore, dopo l’amara retrocessione in Serie B alla fine di una stagione vissuta sempre all’ultimo posto in classifica, sta passando un altro momento difficile e delicato.
Ridimensionamento in arrivo
Come riportato da Sky Sport, dopo la mancata cessione del club campano alla Brera Holding è in arrivo un forte ridimensionamento. Le risorse per fare la squadra saranno poche e quindi saranno necessarie cessioni eccellenti. Stando alle ultime notizie, nonostante la situazione delicata il ds Gianluca Petrachi ha deciso di rimanere, non sentendosela di abbandonare il progetto in un momento di difficoltà: proverà a fare del suo meglio col materiale che avrà a disposizione, sebbene le premesse e le promesse della società fossero diverse.
Addio a Sottil
Il direttore sportivo leccese dovrà partire dal nuovo allenatore, dato che Sottil, ex tecnico dell’Udinese con il quale aveva trovato l’accordo, ha deciso di tirarsi indietro non appena appreso del ridimensionamento tecnico.
Lunedì verranno dunque presentate le dimissioni, vista l’impossibilità di costruire un progetto ambizioso. Ricomincerà così la ricerca della guida tecnica, magari un giovane o un tecnico in arrivo da una categoria inferiore.
L’obiettivo diventa quindi la salvezza, con un mercato basato sulle cessioni in virtù della volontà del presidente di non immettere risorse importanti per provare a disputare un campionato competitivo.
Una scelta inaspettata
La Salernitana è appena retrocessa dalla Serie A e di questi tempi intascherà circa 35 milioni di euro tra paracadute, riscatti ed ultima rata DAZN. Lo scorso anno in estate si parlava di sogno europeo e centro sportivo, mentre adesso tutto sembra finito nel dimenticatoio con il presidente Iervolino che vorrebbe solo cedere e farsi da parte.
Quello che succede in queste piazze del sud, geograficamente più vicine rispetto ad altre, dovrebbe far riflettere anche a queste latitudini.
Fare calcio nel meridione non è facile, così come vivere ripetute stagioni da protagonisti come sta accadendo in questi anni a Lecce. Bisogna quindi remare tutti nella stessa direzione per conservare la categoria ed alzare l’asticella ogni anno, senza mai però compiere il passo più lungo della gamba.