Lecce-Napoli, insulti razzisti: la nota di Francesco Romano
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Ho letto le parole del collega e giornalista Paolo Esposito rilasciate durante una trasmissione nel napoletano con le quali ha definito alcuni tifosi del Lecce, quelli che hanno partecipato al coro incriminato, come “deficienti” e “bifolchi”.
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Non sono certamente l'avvocato difensore di questi tifosi (che non sono 15-20, ma un'intera curva, altrimenti il collega non avrebbe sentito nulla), i quali se riterranno opportuno potranno avvalersi di un avvocato vero iscritto all'albo degli avvocati per far valere le proprie ragioni, ma da tifoso del Lecce e da cittadino di questa terra magnifica, oltre che da giornalista attento, mi sento in dovere di rispondere al caro collega.
Cosa è successo veramente sugli spalti durante Lecce-Napoli?
La narrazione dei oggettiva dei fatti vede la tifoseria del Napoli provocare tutto il resto dello stadio in cui erano assiepati i tifosi del Lecce con cori e sfottò di natura territoriale, penso a “salentino nomade” oppure a “siete come gli albanesi”. Chiaro riferimento a popoli ritenuti svantaggiati o sfortunati a cui i tifosi del Napoli hanno inteso associare i tifosi del Lecce.
La cosa più drammatica è quando hanno provocato i tifosi della Curva Sud, che non sono notoriamente Ultrà, ma tifosi di ogni età, anziani e bambini, donne e famiglie in genere, chiedendo loro se volevano caricare. Cioè, in buona sostanza volevano fare a pugni con anziani e bambini. Non riuscendoci, hanno lanciato fumogeni e forse anche dell'altro, colpendo gente che era andata al Via del Mare solo per vedere la partita.
A quel punto, dalla Curva Nord è partito “noi non siamo Napoletani”, non come sfottò di denigrazione territoriale, come invece prima avevano fatto i tifosi partenopei, ma piuttosto per sottolineare come loro, cioè la tifoseria organizzata giallorossa, non se la sarebbe mai presa con persone normali, non ultrà, non abituate a questo tipo di rapporti di cortesia con le altre tifoserie.
Per fortuna, dall'altra parte, in Tribuna Est, non è successo niente di tutto ciò. I tifosi napoletani e quelli salentini erano separati solo da qualche seggiolino vuoto e qualche steward e nessuno si è permesso di approfittarne per andare oltre.
Francesco Romano,
Direttore responsabile di Pianetalecce