Equilibrio e coraggio: le 50 partite di Blin
TRAGUARDO
50 partite. Lo ha scritto lui e lo abbiamo verificato noi. Sembra ieri il giorno della sua presentazione, quando Pantaleo Corvino in una calda mattinata estiva lo ha descritto per permetterci di conoscerlo meglio.
Alexis Blin ha indossato la casacca giallorossa in 50 occasioni ed in tutte queste gare lo ha fatto con il solito coraggio e la solita voglia che lo contraddistinguono in campo.
All’inizio è stato acquisto per giocare davanti alla difesa. Baroni, appena l’ex Amiens è arrivato nel Salento, ha spostato Hjulmand nel ruolo di mezz’ala, dando al registra francese le chiavi del centrocampo e della manovra salentina.
Poi, però, nel corso della scorsa stagione, si è reso conto che la soluzione per permettere al motore Lecce di girare al meglio era lì a portata di meno. Bastava, infatti, cambiare le posizioni di Blin e Hjulmand, rimettendo al centro il danese e riscoprendo il francese da mezz’ala.
Alexis ha riequilibrato la zona nevralgica del campo, garantendo tanta quantità ma anche più di un pizzico di qualità, quella necessaria in una ruolo delicato.
In questa stagione era partito nuovamente indietro nelle gerarchie di Baroni ma, dopo qualche giornata, è ritornato ad essere insostituibile, al punto che adesso la sua assenza rappresenterebbe un grosso problema per il tecnico toscano.
Blin recupera palloni, insegue gli avversari e scherma la difesa. Blin si propone, chiama la palla con personalità e la gestisce senza paura. Lui è un leader silenzioso dello spogliatoio. Parla attraverso i fatti, allenandosi sempre al massimo e non alimentando mai polemiche, nemmeno quando il tecnico non lo schiera dal primo minuto.
Il classe ’96 è un esempio positivo, uno dei tanti, per fortuna, in questo Lecce. Insieme a Hjulmand e Gonzalez compone un centrocampo ben assortito, nel quale è difficile per gli altri trovare spazio. A Bergamo sarà lì, al solito posto, pronto a fare la guerra a tutti pur di portare a casa altri punti utili per una salvezza che merita insieme al suo Lecce. L’augurio è che queste siano solo le prime 50 partite della sua esperienza salentina, un’avventura destinata a durare ancora parecchio.