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Nel pre-gara di quest'oggi, Mattia Felici, uno dei tanti ex dell'incontro, ha rilasciato un intervista a Domus Rossoblù. Queste le sue parole:

Il Cagliari nel destino

Possiamo dirlo, ho raccontato spesso in questi mesi del mio legame con l’Isola per via delle origini della famiglia della mia fidanzata: il papà era di Goni, tifosissimo rossoblù, ho conosciuto la sua passione e visto i suoi cimeli. Giocare nel Cagliari rappresenta moltissimo e voglio dare tutto, sto lavorando per crescere insieme al gruppo e rendere felici i nostri tifosi.

La sua stagione fino ad ora con i sardi

Mi sono messo a testa bassa sul lavoro, con grande fame e umiltà per questo sport. Sapevo di dover imparare, di avere bisogno di adattarmi alla Serie A, a ritmi e fisicità differenti dalle precedenti avventure, fondamentali per la mia crescita. L’unica ricetta è il lavoro e l’ho sempre saputo, ora sto vivendo un bel momento ma non ho fatto nulla e siamo mentalizzati sull’obiettivo e la gara di oggi.

Che emozioni hai vissuto contro il Milan?

Molto forti, è normale, come quando proprio a Lecce il 31 agosto scorso avevo esordito in Serie A. Realizzi sogni che da bambino e da calciatore alle prime armi coltivi ogni giorno, e magari pensi siano impossibili. Invece esserci riuscito, vedere la gioia di chi mi vuole bene, è qualcosa di impagabile. Ma non voglio fermarmi.

Sulla sfida contro il Lecce

Stanno disputando un ottimo campionato, hanno cambiato allenatore e il loro ruolino è in linea con l’obiettivo che condividiamo. Sarà una gara importante, non decisiva, ma davanti alla nostra gente vogliamo fare una grande prestazione. Non sarà semplice, lo sappiamo, ma abbiamo dimostrato di avere valori importanti e di acquisire sempre più fiducia.

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