Dal rettangolo verde alla sabbia: ecco cosa fa adesso Max Tonetto
L'EX LATERALE
Il ruolo di laterale difensivo non è per tutti. Devi avere una predisposizione sia fisica che mentale per pensare di voler correre per 90 minuti a perdifiato su quella fascia.
Ci sono giocatori che lo fanno solo ad inizio carriera, quando il proprio corpo glielo permette. Poi, ad un certo punto, ci rinunciano e scelgono di spostarsi verso il centro, dove magari aumentano le responsabilità ma diminuiscono i km da percorrere.
Max Tonetto no. Lui ha sempre corso, ha voluto sempre incidere da quella fascia, senza mai avere un cedimento. Nel Lecce è arrivato da giovane ma con la piazza c’è stato subito un feeling particolare, un qualcosa che nasce con pochi giocatori e che è difficile da spiegare solo a parole.
134 presenze complessive, due sole reti ma una promozione e due salvezze indimenticabili con addosso la maglia giallorossa. Terzino sinistro di nascita, Max sapeva giocare sia a destra che più avanti, anche perché le qualità tecniche non gli mancavano di certo.
Dopo Lecce è andato a Genova sponda Samp ed anche lì ha fatto talmente tanto bene da meritare l’occasione Roma, un grande club per un grande giocatore.
Con il club capitolino è sceso in campo 122 volte in totale, vincendo una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane ma sbagliando uno dei rigori decisivi nella sfida di Champions contro l’Arsenal e decretando così l’eliminazione dei giallorossi da quella competizione.
Nel 2010, a 36 anni suonati, ha poi deciso di appendere gli scarpini al chiodo e di intraprendere la carriera radiofonica collaborando prima con l'emittente radiofonica ReteSport e poi con la radio ufficiale della Roma, Roma Radio. Successivamente è diventato l’ideatore della SSD Play Footvolley ed ha organizzato ed ha partecipato a tantissimi eventi di promozione del Footvolley come Ambassador insieme a Aldair, Mancini e tanti altri ex colleghi del mondo Calcio, a livello nazionale e internazionale. Appena può, in ogni caso, segue suo figlio Mattia, giovane centrocampista cresciuto nel Frosinone ed ora in prestito al Monterosi.
In realtà, un’altra grande passione di Tonetto è il Footvolley. Adesso l’ex Lecce è diventato un appassionato ed un promotore di questo sport, come anche detto in una recente intervista rilasciata ad Asi:
“Sarà un’estate ricca di appuntamenti importanti per il Footvolley, con il sostegno di ASI. L’anno scorso la pandemia ha costretto gli organizzatori a comprimere il programma, quest’anno fortunatamente potremo goderci a pieno lo spettacolo. Saremo in alcune delle arene più belle d’Italia, da Torino a Latina, passando per Giulianova, Ostia, Viareggio e non solo.
Il programma prevede anche un’apparizione sul Centrale del Foro Italico, dove a giugno si svolgerà il Mondiale di Beach Volley. Con me ci saranno sicuramente Aldair e Massimo Oddo, ma anche Davide Lippi e diversi altri personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo.
É un’altra pagina della mia storia, che ho iniziato a scrivere subito dopo aver smesso di giocare a calcio. Uno sport che ho conosciuto in Brasile e che mi ha conquistato perché è affascinante, spettacolare. Nonostante l’età riesco ancora a giocare a un certo livello, anche se ci sono dei ragazzi veramente fortissimi. Stiamo cercando di farli crescere, insieme a tutto il movimento, lavorando in sintonia con altre società sportive in Italia.
É una sorta di beach Volley, ma non si possono usare le mani. In sostanza si gioca sempre 2 contro 2, però i colpi sono differenti. Schiacciare con i piedi saltando a testa in giù, ad esempio, non è una cosa banale. Si tratta di un colpo sensazionale, lo Shark-Attack. Ma non solo: si gioca con la spalla, con la testa, con il petto. Si vedono colpi di tacco volanti, mezze rovesciate, acrobazie di ogni tipo. Insomma, uno sport bellissimo. Leggenda narra che sia nato in Brasile, intorno agli anni Sessanta, per aggirare il divieto di giocare a pallone sulla sabbia. É uno sport che possono praticare tutti, all’aperto o al chiuso, anche se sulla spiaggia è il luogo ideale.
Max ora ha deciso di passare dal rettangolo verde alla sabbia ma a Lecce ha lasciato un ricordo indelebile, anche perché un gol decisivo di tacco sotto la Nord contro l’Inter il 1° maggio del 2004 come fai a dimenticarlo?!