header logo

La stagione 2021-22 ha segnato il ritorno negli impianti sportivi dei tifosi.

Prima 50%, ora 75%, prossimamente (si spera) 100%: l'ingresso sugli spalti degli spettatori sta avvenendo in modo graduale, seguendo i segnali della curva epidemiologica che, attualmente, fornisce buone speranze in ottica futura.

Ritorno alla normalità? Ni. Sebbene dal punto di vista numerico si stia prospettando la possibilità di un pienone d'altri tempi, è innegabile come le attuali restrizioni possano allontanare dagli stadi parte del tifo.

Prendendo come esempio lo stadio Via del Mare di Lecce, l'incidenza delle regole d'ingresso previste in quest'annata è di facile comprensione attraverso un paragone con la stagione 2018/19, l'ultima in cadetteria dei giallorossi.

IL DATO

Attuando un confronto basato sui dati degli spettatori nelle prime tre partite casalinghe, è evidente il gap numerico tra i due campionati.

STAGIONE 2018-19
Lecce-Salernitana 2-2: 12675 spettatori
Lecce-Venezia 2-1: 9326 spettatori
Lecce-Cittadella 1-1: 9278 spettatori

STAGIONE 2021-22
Lecce-Como 1-1: 6192 spettatori
Lecce-Alessandria: 3-2 5003 spettatori
Lecce-Monza 3-0: 8442 spettatori

È da sottolineare comunque un fattore determinante, ovvero il morale della tifoseria.

La stagione 2018-19 arrivava dopo la storica promozione dopo 7 anni di permanenza in C e la piazza leccese non vedeva l'ora di festeggiare il ritorno in serie cadetta nella tana dei lupi.

La stagione 2021-22, invece, archivia un capitolo amaro: il Lecce nello scorso campionato ha sfiorato la Serie A, ed il quarto posto con successiva eliminazione in semifinale playoff è stato una brutta botta per la tifoseria.

Nonostante ciò, il paragone appare impietoso: le restrizioni incidono davvero così tanto sull'affluenza allo stadio? Quando si potrà tornare effettivamente alla normalità?

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"

💬 Commenti