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Le parole di Spalletti

Spalletti non le manda a dire in conferenza stampa, arrivato in ritardo per via di un lungo confronto con i giocatori negli spogliatoi:

"Voi mi avete detto a me che era il girone della morte, era una qualificazione difficilissima, la Croazia stessa è abituata a questo tipo di tensione qui."

Poi si infuria quando gli viene chiesto di presunti patti con i giocatori:

“Questa cosa gliel'hanno detta, e chi racconta le cose di spogliatoio fa male alla nazionale.”

Uno Spalletti che comunque sembra volersi togliere parecchi sassolini:

“Le preoccupazioni fanno parte di questo lavoro. Ci sono migliaia di bambini ogni volta che entriamo in albergo ad aspettarci per la possibilità di guardarci da due metri. 

Io sono uno che vuole bene a tutte le persone che incontra, se poi vedo che delle persone mi prendono di mira allora diventa una belva. 

Ma in generale voglio bene a tutti e voglio corrispondere questo affetto. Ma la difficoltà non è ora, è da quando abbiamo giocato contro la Macedonia che siamo sotto pressione. 

Al sorteggio eravamo tutti lì a dire che non siamo stati fortunati. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. Ma che ho paura? Altrimenti venivo come voi a vederle le partite e facevo un altro lavoro”

Ora bisognerà resettare tutto in vista della partita con la Svizzera, ripartendo dalle cose positive viste oggi come l'atteggiamento.

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