Trinchera: “Gonzalez è tornato al top. Rafia a rilento? No, perché…”
Il DS del Lecce commenta l'inizio di stagione di Joan Gonzalez e Hamza Rafia
Il DS Stefano Trinchera è stato nostro ospite durante PL TALK (CLICCA QUI PER VEDERE LA PUNTATA), e ci ha parlato di due calciatori del centrocampo del Lecce di Roberto D’Aversa.
Trinchera sulla ripresa di Gonzalez
Joan Gonzalez è uno degli elementi più interessanti di questo Lecce, da tenere assolutamente in considerazione. Tutto ovviamente ruota attorno alla sua buona volontà d'incidere, di essere determinante per i meccanismi tattici dell'intera rosa ma se dovessimo tenere in considerazione le ultime uscite stagionali, contro Roma e Milan (non le ultime arrivate insomma), penso di potermi ritenere soddisfatto di quanto visto, da parte sua, non appena chiamato in causa dal suo allenatore ma soprattutto mi sento di poter dire che, il giovane canterano spagnolo, possa realmente essere l'elemento in più del centrocampo giallorosso.
“I calciatori non sono macchine, hanno dei momenti un po' sottotono ed è fisiologico. I ragazzi vanno attesi e compresi. Forse abbiamo creato l'errore di aver creato troppe aspettative. Ai giovani bisogna dare l'opportunità di sbagliare - spiega Trinchera -. Oggi sembra tornato quello dello scorso anno ed è un ragazzo che può solo crescere perché è giovane, intelligente ed educato. Per caratteristiche si sposa con tutti i sistemi di gioco. Doveva ritrovarsi ed ora siamo contenti”.
Trinchera su Rafia
Hamza Rafia, dal suo arrivo in maglia giallorossa, sta convincendo le aspettative del suo allenatore D’Aversa che in poche occasioni ha deciso di rinunciare alle sue qualità in mezzo al campo durante gli incontri disputati in campionato. Fino ad ora non ha saltato alcuna partita, giocando sempre titolare a eccezione della sfida contro la Juventus allo Stadium in cui era subentrato nel secondo tempo.
“Rafia a rilento? Assolutamente no - spiega Trinchera -. È un talento naturale. Mi dispiace la gente lo critichi alla prima sconfitta. A Torino parlai con Manna, suo ex dirigente, che concordava con me sulla qualità del giocatore. Qui fa un lavoro encomiabile, anche di fase difensiva”.