Gianni Ippoliti rilancia la protesta: niente stadio vuoto, ma ecco un'altra soluzione
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Dopo la prima proposta inattuabile per motivi di sicurezza, lo showman non si arrende e rilancia
Pochi giorni fa, in seguito all'assurdo rigore assegnato in Lecce-Udinese dal duo Bonacina-Guida, lo showman Gianni Ippoliti aveva parlato della sua idea di protesta presentata al Nuovo Quotidiano di Puglia, e che avrebbe coinvolto l'intero stadio nella partita casalinga contro il Milan, l'8 Marzo.
L'idea iniziale
Il calcio d'inizio dell'arbitro quindi dovrebbe avvenire in uno stadio completamente vuoto: una protesta, un gesto di indignazione collettiva che farebbe parlare e discutere tutti quelli che seguono in Italia e nel mondo il campionato di Serie A.
La gente cioè entra nello stadio ma dopo i tornelli aspetta giù prima di prendere posto e salire sugli spalti. Nessuno è mai riuscito a fare una cosa del genere. Serve un gesto forte, ormai la situazione è insostenibile.
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Una nuova idea di protesta
L'idea di Ippoliti, seppur originale e che ha come significato non solo quello di dare un segnale forte, ma anche quello di esonerare da ogni responsabilità dirigenti e giocatori giallorossi, non è però applicabile per questioni di sicurezza. Ma lo showman non si arrende, e rilancia.
Sempre sul Quotidiano, Ippoliti torna alla carica con una nuova idea, molto più semplice di quella precedente:
Per quello che è accaduto durante Lecce-Udinese non c'è una cura. Si può tentare una terapia di questo tipo. Alla prossima partita interna del Lecce, tutti verranno allo stadio con un foglio A4, dove scriveranno questa cosa.
Ognuno con la propria calligrafia. E' una parola che vuole indicare chiaramente il pensiero di tutti i tifosi del Lecce: Basta!