Nazionale senza talenti: quando Baggio nel 2013 presentò un programma che restò lettera morta
Il divin codino lasciò il Settore Tecnico Figc, incarico che aveva assunto nel 2010, e disse: "Non mi hanno permesso di lavorare"
Questione del progetto, motivo dell'addio
C'era poi il tema del progetto, motivo dell'addio. Abete evidenziò che in realtà le linee del programma erano in partenza state corrette e soprattutto non avevano avuto seguito da parte dello stesso Baggio: messe le idee, difettava il progetto di fattibilità.
Il progetto elaborato con l'ausilio di consulenti esterni - racconta Abete - era stato discusso in consiglio federale e modificato: in principio era finalizzato allo scouting di calciatori, ma quello spetta al Club Italia e a Arrigo Sacchi.
A Baggio spettava la formazione dei tecnici. Il consiglio federale ha concordato le modifiche e stanziato i soldi, che ci sono e non sono un problema. Ma poi era il settore tecnico a dover dare seguito, con la Lega Dilettanti, per la nascita di centri federali in tutte le regioni. E invece si è fermato lì, non ha fatto il secondo passo. Evidentemente per una scelta di Baggio.
Il nostro auspicio - concluse il presidente della Federcalcio - è che se Baggio non fa scelte diverse, ci possa ancora essere spazio per collaborazioni spot, su progetti mirati.