Lupi, via libera del Senato agli abbattimenti: ma è specie protetta UE
L'obiettivo dell'emendamento sarebbe quello di controllare la popolazione di questa specie
Ormai da qualche anno il Salento sta assistendo ad una ricolonizzazione del lupo con avvistamenti sempre più frequenti ma anche qualche attacco al bestiame, seppur limitato.
Il Senato italiano ha recentemente approvato un emendamento al Disegno di Legge Montagna, che permette alle singole Regioni di stabilire piani di abbattimento questa specie, al fine di gestirne la presenza sul territorio.
Lupo specie protetta
Il lupo tuttavia, è considerata una specie protetta all'interno dell'Unione Europea, il che ne proibisce la cattura, l'uccisione, il disturbo , la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione grazie alla direttiva Habitat, recepita dall'Italia con DPR dell'8 settembre 1997.
Questo emendamento dunque, potrebbe nuovamente mandare in rotta di collisione l'Italia con Bruxelles.
Ovviamente la scelta del Senato non è passata inosservata dalle associazioni animaliste. Come riportato dal Nuovo Quotidiano di Puglia, l'Enpa è in testa a le associazioni che sono insorte dopo tale notizia, la quale ha reagito così:
L’emendamento pone le basi per l’eradicazione della specie dal territorio italiano e rappresenta un’inaccettabile involuzione nel rapporto tra l’uomo, gli animali e l’ambiente.
Il lupo nel Salento
Posto che alcuni enti locali tra cui la stessa Provincia di Lecce e la Regione Puglia si stiano adoperando per il monitoraggio di questa specie per cercare anche di sensibilizzare il singolo cittadino abituandolo alla sua presenza, nel Salento vi sono solo una decina di esemplari.
I numeri degli attacchi di lupi al bestiame poi, sono molto esigui. Sempre stando a quanto si legge sul Quotidiano, si parla di 107 animali morti e 52 feriti su circa 30 mila animali censiti in tutta la provincia, dunque solo lo 0,3% del totale nel 2023.
Proprio in relazione a questi numeri dunque, la Regione Puglia potrebbe non prendere in considerazione l'emendamento, ma ciò che allarma l'Enpa è che altre Regioni potrebbero farlo.