Al TAR il Lecce vince, l'Atalanta no: trasferta vietata ai residenti in provincia di Bergamo

I tifosi dell'Atalanta residenti a Bergamo non potranno essere allo stadio Diego Armando Maradona per la trasferta sul campo del Napoli. È questo quanto stabilito dal Prefetto della Provincia di Napoli e ribadito dal TAR Campania in seguito al ricorso della società bergamasca, che aveva seguito l'iter “delineato” dal Lecce una settimana fa.

In quell'occasione, ai residenti a Lecce e provincia venne vietato di raggiungere San Siro, come stabilito dal Prefetto di Milano. La società del presidente Sticchi Damiani, però, fece ricorso al TAR, ottenendo l'apertura della trasferta. Nello specifico, il tribunale ritenne incongruo ed illogico il provvedimento prefettizio che, per sanzionare eventi occorsi in occasione di Atalanta - Lecce, impose un divieto di trasferta in una partita con un'altra tifoseria coinvolta.

Non ha ottenuto lo stesso risultato l'Atalanta, che nelle scorse ore ha incassato il “no” del TAR Campania, che ha respinto la richiesta di sospensione d'urgenza del divieto, definendolo misura idonea vista la rivalità tra i sostenitori dei due club. Il tribunale, dunque, ha ritenuto l'esistenza di una rivalità tra i tifosi di Atalanta e Napoli, confermando quanto deciso dal Questore.

“Secondo la prescrizione del Prefetto della Provincia di Napoli, in occasione della partita Napoli-Atalanta in programma alle 18 di sabato 11 marzo allo stadio Maradona e valida quale 26ª giornata di Serie A TIM, per motivi di ordine e sicurezza pubblica sarà vietata la vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Bergamo”.

"Atalanta BC comunica che ieri ha impugnato al Tar Campania il decreto del Prefetto di Napoli che vieta di vendere ai residenti in Provincia di Bergamo i biglietti per la gara Napoli-Atalanta di sabato 11 marzo.
Il Presidente del Tar Campania ha oggi respinto la richiesta di sospensione d’urgenza del divieto definendolo misura idonea vista la rivalità tra i sostenitori dei due Club.
Atalanta BC prende ovviamente atto della decisione e si rammarica per quella che essa giudica un’evidente penalizzazione a danno della tifoseria bergamasca".