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L'ex attaccante del Lecce, Andrea La Mantia, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del suo addio al Lecce e non solo. Questo il suo pensiero: "Mi è dispiaciuto lasciare una Serie A che mi ero conquistato sul campo, ma non avevo scelta.  Al Lecce non avevo più spazio, anche perché erano arrivati attaccanti del calibro di Farias, Babacar e Lapadula. Non sentivo più la fiducia della società, la quale ha infatti deciso di cedermi. Quella era una situazione difficile da accettare, ho dovuto guardare avanti. Tifosi? Mi porterò per sempre dentro la città e la sua fantastica gente. I tifosi giallorossi, poi, sono straordinari. Molto più caldi di quelli dell’Empoli? Sì, ma il punto non è questo. Sono arrivato in Toscana perché convinto dal progetto di una società storica ed ambiziosa. Liverani? Con Liverani sono diventato un attaccante completo, gli devo molto. Anche se alla fine non rientravo nelle sue scelte. Mi ha insegnato ad esempio a muovermi fuori dall’area di rigore, a giocare più largo. La mia esperienza di Empoli? Ci si aspettava di più da me, vero, ma sono periodi che ad un attaccante succedono. Ti va tutto storto. Tra l’altro ho saltato anche un paio di partite causa influenza, faticando a rientrare. Come squadra dopo qualche difficoltà ci siamo ripresi, arrivando in piena corsa playoff. Peccato per lo stop, perché eravamo in ottima forma”.
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