header logo

La risposta di Antonio Conte

Antonio Conte ha allora risposto così alla stampa:

In Italia siamo un po’ indietro, ho lavorato in Inghilterra e lo stadio di proprietà come il centro sportivo sono elementi fondamentali per la crescita di un club. 

Anche nelle serie minori hanno centri sportivi che quando li vedi non ci credi, oltre allo stadio, sono step che in Italia che piano piano, o meglio in maniera veloce, bisognerà fare. 

Stadi come il Maradona, San Siro, Olimpico, fanno parte della storia, riconosciuti in tutto il mondo, troverei il modo affinché possano diventare più accoglienti, ma pensare di cambiare totalmente non mi trovate favorevole. 

San Siro… la prima cosa che mi dicevano da ragazzo è che se non giochi lì non puoi essere definito calciatore. Le strutture vanno migliorate, ma mi dispiacerebbe vederli come pezzi da Musei.

Un tema molto delicato

Come detto, non è la prima volta che questo tema si ripresenta in Italia e, spesso, ci sono profondi conflitti tra le volontà dei club e quelle dei Comuni nel voler mantenere la proprietà degli impianti.

Un esempio lampante è quello proprio di San Siro, che è stato riprogettato, abbattuto e ricostruito un'infinità di volte da quando si è iniziati a parlare di un nuovo stadio.

Ciò che è certo è che non c'è una linea guida in Italia che vede le squadre andare verso uno stesso obiettivo, ma anzi, tutte le squadre sembrano avere destini differenti.

Notizie correlate
Da Napoli arriva una nuova voce di mercato: "Non solo Dorgu"
Lecce-Verona: i precedenti non sorridono ai giallorossi. Ecco perché

💬 Commenti