Una buona Nardò basket domata dalla corazzata Udine
Ottima risposta dell'attacco, mentre in difesa si dovrà laborare di più
Una buona partita contro la corazzata Udine, seconda in classifica.
Il risultato, che sulla carta sembrava scontato, è stato invece aperto fino alla fine, nonostante la pesante assenza di Woodson, miglior marcatore del Nardò nel campionato.
Un attacco che comincia ad assimilare i dinamici schemi del nuovo coach, ci consente di essere produttivi, nonostante la difesa di Udine fosse muscolare ed asfissiante.
Da migliorare la percentuale ai tiri liberi, oggi troppo carente.
Non sempre, invece, la difesa ha girato a dovere.
Soprattutto il pivot spesso rimaneva imbrigliato nei cambi dopo i blocchi centrali e si trovava a difendere anche oltre l’arco, con l’effetto di lasciare sfornita l’area dei tre sia del difensore alto che del rimbalzista. Conseguenza della posizione decentrata del pivot è stata anche che il play Zugno sia uscito prematuramente dalla partita per per cinque falli, avendone spesi ben tre sui pivot avversari, mentre il nostro centrale vagava a metà campo.
I recuperi sono, quindi, certamente da rivedere e, magari, si potrebbe valutare di alternare una difesa a uomo ad una box and one o ad una semplice zona.
Buona prestazione di Aristide ed ottima partita di uno Stewart in stato di grazia, top scorer del Nardò.
Il mio MVP però oggi è di incoraggiamento e premia Donadio, che mette a segno la sua miglior prestazione da giocatore del Nardò.
Daniela Maria Libetta