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L'esonero di Gotti e l'arrivo di Giampaolo

La stessa cosa succede parlando del recente esonero di Gotti e della successiva chiamata di Giampaolo. Tutto giudicato e commentato con supponenza e superficialità, perché non si conosce la situazione della squadra salentina

Una superficialità simile a quella dei tifosi che credono nella volontà di retrocedere di un club per intascarsi i soldi del famoso “paracadute”.

marco giampaolo alla presentazione con sticchi damiani pantaleo corvino e stefano trinchera

Il culmine di questo discorso è stato il commento di Trevisani che ha parlato di fantacalcio, teorizzando strategie improbabili del Lecce, come l'idea di prendere Giampaolo in ottica Serie B. 

Ovvero, sapendo di poter retrocedere e per il fatto che Giampaolo venga visto come un allenatore al quale serve tempo per far attecchire le sue idee, il suo ingaggio sarebbe stato fatto nell'ottica di una pronta risalita in massima serie l'anno prossimo.

Eppure bastava andare a vedere il contratto firmato dall'allenatore abruzzese per evitare di dire cose che non hanno senso: contratto fino al Giugno 2025 e con una opzione in caso di salvezza.

Le parole di Trevisani a Cronache di Spogliatoio

Non lo avrei mai preso in corsa. Ero d'accordo a esonerare Gotti, ma non sono dell'idea che Giampaolo sia da prendere in corsa, così come non lo è Sarri, come non lo sono gli allenatori complicati. Lui è un allenatore complicato, sia nel rapporto con i giocatori che per richieste calcistiche. 

Secondo me il Lecce ha fatto questa scelta perché crede nel suo lavoro, ma crede anche di poter retrocedere e allora una volta retrocessa, hai già l'allenatore per poter risalire. Bisogna andare anche oltre le situazioni.

Mi sorprenderebbe molto il Lecce prendere subito la sua impronta e iniziare ad andare bene. C'è tanta concorrenza.

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