Ramadani: "Futuro? Non parlo altrimenti mi chiama Corvino"
Il centrocampista del Lecce, ora in Nazionale per gli Europei di calcio, risponde ad alcune domande sul suo futuro
Italia-Albania si sta avvicinando e i protagonisti non vedono l'ora di scendere in campo finalmente. In queste ore si è diffusa l'intervista a Ylber Ramadani, centrocampista dell'Albania e del Lecce. Il calciatore si è sottoposto e diverse domande di rito alle quali non si è sottratto, come nel suo stile.
Sul match nutre non poche speranze:
Tanti albanesi che sono in Italia adesso ci supportano e siamo contenti. Italia battibile? Andiamo in campo per fare tutti la nostra partita. Vogliamo prendere un risultato giusto. Il mister ha fatto un gruppo fantastico, siamo tutti uniti, facciamo quello che ci chiede e abbiamo fatto un girone fantastico. Speriamo di farlo anche qui.
Battere l'Italia si può, perché si conosce il calcio italiano:
Noi nella rosa siamo in dieci che giochiamo in Italia, li conosciamo ma dobbiamo fare tutto per prendere il risultato che noi vogliamo.
Il centrocampista ha parlato poi del suo futuro:
Futuro? Meglio che non parlo, che sennò mi chiama il direttore (ride). Sono concentrato qui, vediamo dopo gli Europei cosa faremo. Broja? Noi non sappiamo nulla sul suo futuro, siamo concentrati qui. Può giocare ovunque, in tutte le squadre del mondo perché è forte e ha un potenziale devastante.