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Per Caressa gli stranieri in Italia non sono il vero problema

Il telecronista prova a dare una spiegazione sul fallimento europeo della Nazionale, e ne ha un po' per tutti. 

Fin da subito mette le cose in chiaro su quello che pensa dell'eliminazione:

“E' stata una partita umiliante per il nostro calcio. Non eravamo la squadra più vecchia. E abbiamo perso contro la Svizzera. 

Mi volete dire che la Svizzera può pescare da un parco giocatori più ampio di quello italiano? No. 

Bisogna cercare altre motivazioni strutturali e tecnico-tattiche. Non mi sono piaciute certe cose: non è che parlare di dimissioni è una bestemmia. 

Non è scappare. Alcuni hanno dato dimissioni in passato perché non sono riusciti a fare le cose che avrebbero voluto fare”

Pantaleo Corvino

Poi si schiera contro la visione semplicistica di Gravina secondo cui gli stranieri siano una delle causa del fallimento, di fatto appoggiando la tesi di Corvino:

“Il problema degli stranieri c'è da quando è in vigore la Legge Bosman, è inutile continuare a dirlo. 

Però con un'attenta visione dei conti delle società alcune cose si evitano. Si spera che con i nuovi regolamenti ciò venga mitigato. 

Il problema è che molti soldi escono dal circuito. Il problema degli stranieri è un problema che si è accentuato con le proprietà straniere, ma è un problema che hanno tutti. 

Non è che in Spagna non ci siano stranieri, non è che in Inghilterra non ci siano stranieri. E' un mercato aperto. Non si può pensare che dall'oggi al domani si chiuda agli stranieri.” 

Poi parla del ruolo di Spalletti, messo in discussione da molti in quanto non si crede che il Ct possa essere adeguato per una Nazionale

"Spalletti è adeguato per fare il CT? Certo, è intelligente. Ma a patto che si adegui e non lo ha fatto. 

In quella notte di riflessione ha pensato se restare o meno, è rimasto colpito dal fatto di non essere riuscito a dare il suo. 

Bisogna lavorare in poco tempo, in Nazionale non c'è tempo. Si deve adeguare al nuovo ruolo, si lavori in fretta e su altri principi. 

Fare meno filosofia ed essere più pratici. Deve cambiare la preparazione, quella atletica non ha funzionato perché era stata calibrata male anche perché non è uno staff che ha quell'esperienza lì. 

Spero che impari dagli errori, serve un approccio lavorativo diverso. "

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