Il pagellone del mercato invernale del Lecce
VALUTIAMOLO
Il mercato invernale del Lecce si è, a tutti gli effetti, aperto il primo gennaio e chiuso il trentuno dello stesso mese. Corvino e Trinchera sono stati attivi sul fronte delle entrate e delle uscite sapendo cogliere i momenti della sessione di riparazione e ultimando, per la prima squadra, 4 operazioni in entrata e 5 in uscita. Andando per gradi, prima gli acquisti:
YOUSSEF MALEH
Come un fulmine a ciel sereno, i salentini hanno trovato l'accordo con la Fiorentina il giorno di capodanno, giocando d'anticipo; un modo sia per fornire subito a Baroni una pedina importante sia per anticipare la concorrenza. È arrivato in prestito con diritto di riscatto e obbligo in caso di salvezza: un'eventuale operazione complessiva che oscilla tra i 5 e i 6 milioni.
È un innesto sensato, accolto positivamente dalla piazza sin da subito. Sarà il campo a parlare, ma valutando il colpo senza avere a disposizione la sfera di cristallo, è un acquisto molto positivo.
TOMMASO CASSANDRO
Un terzino 2000 italiano titolare fisso in B è il profilo adeguato per far rifiatare Gendrey.
Il Lecce lo ha prelevato a titolo definitivo dal Cittadella per una cifra, tra parte fissa e variabile, inferiore al mezzo milione di euro. Il ragazzo si è immerso subito con umiltà e non è cosa da poco.
PIETRO CECCARONI
È stato uno dei migliori del Venezia in A. Oltre alla qualità delle prestazioni, è da evidenziare il numero di match disputati, ovvero 35 in A e 20 in B: praticamente sempre in campo nell'ultimo anno e mezzo, uno stakanovista che scaccia via l'emergenza numerica.
Il Ceccaroni visto in A è super affidabile. In B si parla di un inizio di stagione sottotono, tuttavia bisogna tenere conto che Venezia è penultimo. Nel momento in cui l'intera squadra non gira è sempre difficile tenere la barra dritta ed a Lecce lo sappiamo bene; non dimentichiamo quando venne addossata a Lucioni la colpa di una retroguardia ballerina: bastò una stagione da leader della miglior difesa del campionato per zittire tutti.
SIMONE ROMAGNOLI
È un nome noto alla Serie A e per dimostrare quanto sia tutt'ora valido basta leggere i commenti dei tifosi del Parma appresa la notizia della cessione. Si tratta di un giocatore esperto che, avendo accettato Lecce, conosce bene gli equilibri di questo reparto ed è pronto a calarsi con umiltà, mettendo al servizio di tutti la sua esperienza.
Da evidenziare un aspetto: con Ceccaroni e Romagnoli il Lecce ha comprato due capitani; il primo ha guidato il Venezia in A, mentre il secondo l'Empoli, sempre in massima serie. In un gruppo complessivamente giovane, la loro leadership potrebbe essere molto importante.
Ora le cessioni:
JOHN BJORKENGREN
Lo svedese è stato fuori dal progetto in un inizio di stagione positivo per il Lecce. Per ovvi motivi la sua assenza non si sentirà, però si tratta di un giocatore molto valido in cadetteria, dove in giallorosso aveva fatto molto bene. Non resta che tifare Brescia per sperare in una bella plusvalenza.
PABLO RODRIGUEZ
Peccato perché sono stati persi 6 mesi. Il Lecce aveva indicato la porta (aprendo solo al prestito) già in estate, però lo spagnolo in quell'occasione rifiutò, decidendo di giocarsi le sue carte in Serie A, dopo aver già fatto panchina in B con lo stesso allenatore. Una follia che per fortuna non si è ripetuta a gennaio. Siamo sicuri che nel suo ruolo Rodriguez farà la differenza in una categoria inferiore e tornerà a Lecce con un curriculum migliore. Basta fare drammi perchè non è sempre possibile valorizzare il potenziale di tutti i calciatori in casa propria: per info chiedere all'Atalanta che ha intascato 35 milioni per Kulusevski senza mai schierarlo.
MARCIN LISTKOWSKI
Nel Salento ha mostrato colpi interessanti ma non ha mai trovato continuità. L'infortunio di Di Mariano nella scorsa stagione poteva essere un'opportunità per prendere di forza un posto nell'undici titolare, ma dopo un mese positivo si perse. Se si gioca poco in B, si fa fatica ad incidere in A.
KRISTIJAN BISTROVIC
Purtroppo non era la mezzala box to box di cui avevamo bisogno e ne abbiamo avuto la conferma a La Spezia, quando fece bene in un altro ruolo. Il Lecce non poteva permettersi di tenere in rosa il croato come vice-Hjulmand, poiché sarebbe significato utilizzarlo per non più di due partite.
MERT ÇETIN
20 minuti giocati da infortunato (da ringraziare per il sacrificio, tutt'altro che scontato) e un amore mai sbocciato.
GIUDIZIO FINALE
Nell'analisi è da tenere in considerazione che il Lecce ha dovuto fare i conti con degli infortuni arrivati in corsa, tra cui soprattutto quello di Pongracic, decisamente notevole. I salentini hanno perso un difensore importantissimo e sono dovuti intervenire in maniera massiccia in difesa per non lasciare nulla al caso. Buona parte della disponibilità economica è andata via per sopperire a questo intoppo.
Un secondo ostacolo che condiziona il giudizio finale è lo stop per circa un mese di Maleh.
Il mercato di riparazione è più che sufficiente ma probabilmente è mancata la ciliegina sulla torta, ovvero un altro centrocampista. Il reparto sulla carta è ottimo, in quanto composto da quattro elementi che potremmo considerare quasi un lusso per una neopromossa; di contro, Askildsen fino ad ora non ha convinto ed Helgason in A ha giocato davvero poco. Con Hjulmand, Blin, Gonzalez e Maleh a disposizione il Lecce fa invidia alla parte destra di classifica, ma per le prossime tre settimane potrà contare solo sui primi tre elementi e la coperta è un po' corta. Sarebbe stato il top l'acquisto di un'altra mezz'ala, tuttavia “a discolpa” del Lecce è doveroso dire che la fortuna non è stata dalla propria parte.
Un piccolo inciso sulla sommossa popolare riguardo un fantomatico centravanti.
La Cremonese, che economicamente non sta messa molto male (per usare un eufemismo), aveva dichiaratamente bisogno di una punta e, sebbene la necessità fosse stata annunciata dallo stesso Braida, non è riuscita a comprarla, per quanto poco ha offerto il mercato.
Tra l'altro, l'attaccante centrale del Lecce ha segnato 7 gol: più dei centravanti di Cremo, Samp, Verona, Sassuolo, Fiorentina, Monza ed Empoli. Di cosa stiamo parlando?
Il mercato invernale del Lecce è promosso e merita un 6,5.