Mercato Lecce, i voti reparto per reparto
L’ANALISI DI MARINI
Finalmente ha chiuso i battenti il calciomercato ed ora siamo in grado di valutare, su carta e nella sua complessità, una sessione di mercato infinita che volenti o nolenti ha visto il Lecce protagonista con tanti giocatori inseriti in rosa ed altrettanti venduti.
Non è ancora il momento di dare dei voti definitivi, magari ci sentiremo di farlo tra un paio di mesi, ma sicuramente il “mercato delle idee” e delle scommesse aggiungiamo noi, sta iniziando a dare qualche risposta, sia in positivo che in negativo. Quindi ci limiteremo ad assegnare il voto al singolo reparto, ma ribadiamo sono soltanto voti “su carta” che tengono conto delle esperienze dei calciatori, del loro valore visto in altre squadre o letto sui siti specializzati.
Per valutarli concretamente attenderemo di vedere come si inseriranno nel progetto del Lecce e quanto daranno sul terreno di gioco, giudice supremo.
PORTA
Falcone offre ampie garanzie, il Lecce l’ha cercato a lungo ed alla fine è arrivato, dietro di lui in ordine alfabetico ci sono Bleve e Brancolini. Il primo lo conosciamo, ragazzo serio e professionista esemplare, dovrà sostituire il titolare all’occorrenza; il secondo è un prospetto giovanissimo, sul quale Corvino crede molto perché ha ampi margini di crescita. Vedremo col passare del tempo come i due sostituti si comporteranno qualora dovessero essere chiamati a sostituire il titolare.
Voto 6
DIFESA
In difesa Corvino e Trinchera, seppur in ritardo a causa degli infortuni che hanno colpito il reparto, poi mascherato dagli exploit sia di Blin che di Baschirotto in quel ruolo, hanno allestito una rosa di calciatori di tutto rispetto: Umtiti, Pongracic, Dermaku, Tuia e Cetin, ai quali si deve aggiungere per forza di cose lo straordinario Baschirotto visto in queste prime quattro partite; sugli esterni a sinistra Pezzella (ottimo nel ruolo) e Gallo con ampi margini di crescita, mentre a destra Gendrey e lo stesso Baschirotto all’occorrenza.
Voto 7
CENTROCAMPO
Il centrocampo, fermo restando il perno Hjulmand (ed è un grande acquisto per il Lecce l’essere riuscito a trattenerlo in A) ha come peculiarità quella di tamponare e meno di ripartire con qualità. Gli elementi in rosa, compresi Hjulmand, Blin ed il nuovo arrivato Askildsen hanno queste caratteristiche, gli altri si discostano come prerogative tecniche ma sono ancora da verificare appieno: il giovanissimo Gonzalez, Bistrovic e lo stesso Helgason. Per adesso, a parte lo spagnolo che ha ampi margini di crescita, nessuno ha convinto del tutto ed ecco perché il Lecce si era mosso sul mercato per cercare una mezz’ala di qualità già pronta. Alla fine non è arrivata e se ne riparlerà a gennaio.
Voto 6
ATTACCANTI ESTERNI
Dividiamo il reparto di attaccanti tra esterni alti e punte centrali.
Esterni alti: crediamo che il reparto sia il più completo, sicuramente quello sul quale si sia riusciti a lavorare davvero bene, sempre sulla carta. Avere due staffette del calibro di Strefezza e Oudin a destra con Di Francesco e Banda a sinistra, ti offre la possibilità di poterli sempre alternare, anche di posizione, nel corso di una partita; ciò garantisce tecnica, corsa e qualità continue alla manovra giallorossa. A questi si devono aggiungere il sempre generoso Listkovski e Rodriguez.
Voto 8
ATTACCANTI CENTRALI
Ceesay, Colombo e Persson, parliamo di tre scommesse. Il primo l’abbiamo visto, è una punta centrale atipica, molto veloce nonostante la stazza ed ama partire in progressione negli spazi me è anche un generoso, il fisico glielo permette, perché aiuta sempre nella fase di non possesso; il secondo pur giocando nello stesso ruolo è completamente diverso: è uno stoccatore, più tecnico, dotato di un sinistro eccellente, ama ricevere palla sui piedi, meno mobile di Ceesay e per struttura fisica meno portato alla corsa ed al sacrificio, questo non vuol dire che non si spenda per i compagni ma fa più fatica nonostante sia giovanissimo, avendo appena compiuto vent’anni; Persson è davvero la scommessa delle scommesse: l’ex Roma in primavera 1 ha fatto faville con la compagine capitolina, siamo curiosi di capire per bene le sue qualità. Ai tre si deve aggiungere Rodriguez in caso di estrema necessita. Perché il tecnico non lo vede ancora prima punta.
Voto 6
La rosa ci soddisfa moderatamente, più in alcuni reparti che in altri; crediamo che l’inevitabile crescita dei ragazzi in rosa, la formazione graduale del gruppo condotto da Marco Baroni e la fame che, abbiamo capito, accomuna tutti i componenti dell’organico possa portare soddisfazioni e punti in linea con quello che è l’obiettivo stagionale.
Ripetiamo, questo è il parere che esprimiamo oggi, a bocce ferme ma, come tutti, aspettiamo il riscontro del campo, ben certi che se alcuni dovessero deludere le attese, si potrà intervenire nuovamente nel mercato di riparazione.