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Nei giorni scorsi l'ex direttore sportivo del Lecce Mauro Meluso è intervenuto ai microfoni di Sportitalia. Durante l'intervista, il ds ha parlato dell'esperienza vissuta al Napoli ma anche della rifondazione delle giovanili italiane.

Ecco la sua proposta

Credo che bisognerebbe essere un po’ più radicali. Bisognerebbe concertare le istituzioni europee e gli Stati per far sì che, vista la specificità del calcio, siano messi dei paletti chiari. Per esempio, tutte le squadre professionistiche dovrebbero mettere cinque italiani in lista in ogni collettivo dei settori giovanili.

Poi continua:

Vista la necessità della creazione di un prodotto autoctono, questo è fondamentale. Quando vai a formare una rosa di A, devi avere quattro giocatori creati nel settore giovanile. Ma questo non basta: dobbiamo fare in modo che tutte le squadre reinvestano nei settori giovanili con giocatori italiani.

A questo punto interviene Michele Criscitiello:

Mi verrebbe da dire, è d'accordo con l'intervento al Senato di Sticchi Damiani, ma si è fatto nemico Pantaleo Corvino.

Il riferimento è all'affermazione di qualche minuto prima in cui Meluso faceva sapere di aver ascoltato le parole del presidente del Lecce al Senato.

Nella pagina successiva, Meluso e Criscitiello parlano delle giovanili del Lecce.

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