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Joan Gonzalez sta disputando un’ottima stagione con la maglia del Lecce e nelle ultime giornate sta trovando continuità e minutaggio. Lo spagnolo ha parlato ai microfoni di AS della sua crescita e degli obiettivi per il suo futuro. Ecco di seguito l’intervista:

L’esordio

Joan ha esordito in Serie A disputando una sfida da titolare contro l’Inter, l’ultima avversaria dei giallorossi in questa stagione.

È stato un anno inaspettato. L'ho vissuto in questo momento. Non mi sono fermato a pensare se a dieci anni avessi immaginato di arrivare dove sono, semplicemente mi sarei dedicato a divertirmi. Quando sei in stagione non hai tempo per riflettere molto, semplicemente sei quello che sei. Quando è arrivata l'estate ho avuto tempo e ho riflettuto su quanto tutto fosse incredibile. Quest'anno ho iniziato a giocare un po' meno, ma ora mi sembra di avere più minuti e ho molta fiducia.

Joan Gonzalez in azione contro l'Inter

Lecce rivelazione

I giallorossi rappresentano una delle squadre rivelazione del girone d’andata di Serie A:

Abbiamo iniziato davvero bene la stagione. Poi è arrivata una striscia senza vittorie, ma almeno abbiamo pareggiato tanto. Penso che la cosa più bella del Lecce sia che c'è tantissima competitività in tutti i ruoli eppure siamo una squadra molto unita. In allenamento tutti danno il massimo per cercare di convincere giorno dopo giorno l'allenatore.

Calcio italiano

Di certo non è immediato passare dal calcio spagnolo a quello italiano:

Il calcio italiano è molto tattico, ma soprattutto è molto fisico. I nostri centri ne sono un esempio. Sono animali fisicamente, difendono benissimo e, anche se hanno qualche limite con la palla, hanno il livello sufficiente per giocare in Serie A viste le loro qualità fisiche. Penso che il calcio si adatti molto bene alle mie condizioni. Fisicamente sono preparato e sono un giocatore che non ha paura di chiedere palla in un calcio duro come quello italiano.

Lasciare il Barcellona

Il giovane è andato via per continuare la sua carriera e coltivare i suoi sogni:

Ovviamente l'ho messo in conto nel mio futuro calcistico, ma soprattutto l'ho visto come un'opportunità per vivere all'estero, lontano da casa. Ho lasciato il Barça da giovane e l'ho vista più come un'esperienza che come una possibilità per il futuro. Volevo sperimentare qualcosa di nuovo in un nuovo paese, quindi in questo senso non è stato difficile. 

Obiettivo stagionale

Il centrocampista vuole sempre più spazio per dimostrare tutto il suo valore

Giocare il più possibile. Se ciò accadesse, andare con l'Under 21 sarebbe qualcosa di incredibile, anche se non è una cosa a cui penso molto. Per me la cosa più importante è avere minuti. I giovani giocatori, siano essi in Prima o Quarta Divisione, devono avere minuti per continuare a crescere e imparare.

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