Euro 24, Repubblica Ceca-Turchia nella storia anche grazie ad un ex Lecce
La sfida è stata divertente ma parecchio fallosa ed un ex Lecce ha contribuito a renderla tale
Repubblica Ceca-Turchia è stata una partita spettacolare, decisa dal gol di Tosun al minuto ’94, dopo capovolgimenti improvvisi, un gol a testa e tante occasioni sprecate.
Una sfida storica
La sfida, però, oltre che parecchio divertente, è stata anche parecchio fallosa. In totale sono stati sventolati 18 cartellini gialli e 2 rossi, tanto da far entrare questa partita nella storia degli Europei come il match con più cartellini di sempre in questa competizione.
Euro 24, quindi, si conferma ancora una volta una manifestazione ricca di record infranti, sia in positivo che in negativo.
La follia di Barak
La Repubblica Ceca, guidata dal ct Ivan Hasek, è rimasta in dieci uomini già nel primo tempo a causa dell'espulsione di Antonin Barak.
L’ex centrocampista del Lecce ha commesso un’ingenuità clamorosa e con due interventi decisamente fuori tempo ha rimediato due cartellini nel giro di pochi minuti, esattamente 9. Al ventesimo ha dovuto lasciare il terreno di gioco, penalizzando di parecchio i suoi compagni.
I due falli
Dopo soli 11 minuti, Antonin Barak è finito sul taccuino dell'arbitro Kovacs dopo aver commesso fallo ai danni di Kadioglu. La trattenuta reiterata da parte dell'ex Verona ha spinto il direttore di gara ad estrarre il primo giallo.
Allo scoccare del 20', invece, è poi calato il sipario sulla sua partita: Barak, nel tentativo di contendere un pallone a due avversari, ha rifilato un pestone a Ozcan. Anche in questo caso nessun dubbio per il direttore di gara: secondo giallo e conseguente rosso.
Il centrocampista ceco è uscito nascondendo la faccia con la maglia da gioco. Di sicuro, la delusione è stata tanta, anche perché era tra i più attesi e le speranze del popolo ceco si riversavano tutte su di lui.
La Repubblica Ceca è tornata a casa a causa del gol subito nel finale ed ha chiuso la partita in 9 uomini. La Turchia di Montella , invece, si è qualificata agli ottavi ed adesso rappresenta una vera e propria mina vagante.