Punizione, espulsione e due rigori: Pairetto e Var da film horror
LA DIREZIONE ARBITRALE
“Se nel primo episodio, il tocco di mano di Molina, si può discutere, il secondo episodio non è giustificabile. Pablo Marì non solo aumenta il volume del corpo, ma va proprio a cercare volontariamente il pallone".
Partiamo da queste parole, pronunciate dall’ex arbitro Luca Marelli negli studi di DAZN, per commentare quanto accaduto ieri tra Lecce e Monza allo stadio Via Del Mare.
Le due squadre, entrambe neopromosse, hanno dato vita ad una partita equilibrata, nella quale però hanno avuto un peso specifico importante gli episodi arbitrali, con il direttore di gara Pairetto che ha commesso diversi errori e compromesso la vittoria dei giallorossi.
Ora proveremo a raccontarvi tutti e 4 gli episodi che, a parer nostro e di tutti gli opinionisti e giornalisti italiani, hanno condizionato la gara di ieri:
Minuto 34. Caprari si trova al limite dell’area di rigore, pronto a servire Sensi sull’out di sinistra. L’ex Verona ha alle sue spalle Hjulmand che prova a strappargli il possesso del pallone. Il danese, però, non tocca con nessuna parte del corpo l’attaccante brianzolo che, in ogni caso, cade per terra. Il direttore di gara, che nell’occasione è anche girato di spalla, fischia un calcio di punizione in favore degli ospiti. Sugli sviluppi di quel calcio piazzato Sensi realizza il gol del vantaggio del Monza, con una conclusione magnifica ed imparabile per Falcone.
Minuto 63. Ancora Stefano Sensi protagonista di questo episodio particolarmente dubbio. L’ex Inter commette un brutto fallo ai danni di Morten Hjulmand ma l’arbitro lo grazia, non sventolando un sacrosanto cartellino giallo nei suoi confronti, nonostante fosse stato già ammonito nel primo tempo per un fallo commesso su Lameck Banda.
Minuto 73. Bistrovic calcia una punizione verso la porta difesa da Di Gregorio. Il pallone vacante in area tocca il braccio largo di Molina, esterno di centrocampo del Monza. Lo stadio insorge, i calciatori ospiti non riescono nemmeno a gestire il possesso tanto è il rumore prodotto dal Via Del Mare. Il direttore di gara, però, dopo un breve check decide di non andare a rivedere l’episodio, fidandosi di quanto riferitogli dalla sala VAR.
Minuto 91. Askildsen crossa al centro dell’area di rigore direttamente da calcio d’angolo. Il pallone finisce ancora una volta sul braccio largo di Pablo Marì ma nemmeno in quest’occasione il direttore di gara decide di vedere il replay, aspettando solo qualche secondo per un altro breve check al Var.
Ieri sera, invece, durante Juventus-Salernitana agli ospiti è stato concesso un calcio di rigore per un fallo di mano di Bremer molto simile a quelli di Molina e Pablo Marì nel pomeriggio del Via Del Mare.
Ci chiediamo, quindi, se ci sia un metro di giudizio valido per tutti o se ogni arbitro ha una sua interpretazione del tocco di mano in area di rigore. Purtroppo siamo consapevoli che sarà difficile ottenere delle scuse o l’ammissione degli errori commessi. Queste discutibili decisioni, per fortuna, stanno spopolando sui social ed anche gli appassionati ed i tifosi lontani dall’ambiente Lecce sono parecchio perplessi.
Adesso serve dimenticare in fretta quanto accaduto e proiettarsi subito alla sfida di venerdì sera contro la Salernitana, nella speranza di poter parlare solo di prodezze e giocate dei 22 protagonisti in campo.