Candreva: "Non ho staccato il cervello, ho il fuoco dentro". L'ex Salernitana aspetta una chiamata
Il laterale ex Juventus, Lazio e Inter vuole ancora dire la sua in Serie A. In estate ha lavorato per farsi trovare pronto
Ormai ha toccato quota 38 anni, ma Antonio Candreva non ha ancora deciso di ritirarsi dal calcio giocato, anzi rilancia le sue ambizioni in attesa che qualche club decida di scommettere ancora su di lui:
Ho passato l’estate come fossi in ritiro. Mi sono allenato con un preparatore. Ora lo faccio a Milano. Chiaro che toccare il pallone da solo è diverso da fare un allenamento in gruppo. Non sono abituato a stare in attesa. Mi manca la quotidianità, lo spogliatoio, i tifosi, l’avversario. Ma il fuoco dentro è acceso. Il calcio è la mia vita. Sono convinto di poter dare molto. Non ho staccato il cervello.
Il calciatore ha spiegato a La Gazzetta dello Sport di essere ancora in forma e di avere performance che sono all'altezza della situazione:
Cerco un club che mi stimi e che mi stimola. Ruolo? Mi vedo al centro del gioco. A disposizione dei compagni. Amo giocare per loro e fare la giocate. Il GPS dice che vado come uno di 28 anni, non come uno di quasi 38.
Il centrocampista poi dice la sua sul campionato:
L'Inter la vedo come la squadra da battere. Ha dimostrato di essere più forte. Ed è più forte in tutto. Ma è un campionato molto avvincente. Equilibrato. Mai come quest’anno sono cambiatitanti allenatori in partenza. Ben 13. E quindi significa portare concetti e metodi nuovi. Curiosità? Per la Juve (dove Candreva ha giocato ndr) di Thiago Motta col quale ho avuto il piacere di giocare in Nazionale, un Mondiale. Al Bologna ha fatto vedere grandi cose. Ma pure il Milan di Fonseca, anche se ha cominciato non benissimo.