Il Lecce su FM23: Pezzella e Umtiti i più forti, Samek il più promettente. E c'è un pronostico da sfatare...
IL NUOVO VIDEOGAME MANAGERIALE
Da qualche giorno, la casa di videogiochi Sports Interactive ha rilasciato la beta version di Football Manager 2023, l'edizione aggiornata del famosissimo videogame di calcio manageriale che ha spopolato in tutto il mondo e che da moltissimo tempo è il riferimento per gli appassionati del genere e gli amanti del football, visto dalla prospettiva della stanza dei bottoni.
Nel corso degli anni, Football Manager ha ottenuto svariati apprezzamenti per essere stato di grande affidabilità nel riportare dati e informazioni quanto più vicini alla realtà, nonché di prevedere prestazioni e risultati con alta attendibilità.
Ho quindi deciso di avviare la modalità carriera della nuova edizione del gioco selezionando - ovviamente - la squadra del Lecce. Anzitutto, una specifica doverosa: a Football Manager 2023 non sono state concesse le licenze di utilizzo del nome reale da parte di tre club della Serie A. Uno di questi è proprio il Lecce - che è denominato ‘Salento’ - e che fa ‘compagnia’ al Monza - identificato come ‘Brianza’ - e al Napoli, rinominato in ‘Parthenope’. Nulla di così insormontabile che non possa risolvere una bella patch, che ho subito installato e che ha immediatamente restituito ai giallorossi la vera denominazione.
Una volta alle dipendenze della società, gli obiettivi comunicati sono stati chiari: è lo stesso presidente Saverio Sticchi Damiani a rivelarli durante la riunione iniziale. Il chairman giallorosso vuole che ‘ci si sforzi per fare progressi dentro e fuori dal campo’, che si ‘aumentino le entrate commerciali’, che si ‘lavori nei limiti del fondo ingaggi’ e che, dal punto di vista competitivo, si resti in Serie A e che si possa dare una buona prova di sè stessi in Coppa Italia.
Poi, si passa al campo. E qui, viene data un'indicazione di massima sul modulo atteso ma, soprattutto, sul novero dei probabili titolari. La formazione ideale del Lecce proposta da Football Manager 2023 è quindi la seguente: Falcone; Gendrey, Umtiti, Pongracic, Pezzella; Hjulmand, Blin, Askildsen; Di Francesco, Strefezza, Ceesay. Lo schieramento suggerito, ovviamente, è il 4-3-3.
In una sezione specifica, è possibile comunque osservare quali siano le tre migliori alternative per ciascun ruolo. Ed è immediatamente chiaro come il reparto arretrato sia quello che complessivamente può contare sulla qualità più ampia, come il centrocampo possa vedere preferibilmente ruotare sempre gli stessi elementi (con l'eccezione di Gonzalez) e quindi quello più in difficoltà dal punto di vista dei ricambi di spessore e di come l'attacco abbia degli esterni intercambiabili ma delle punte centrali non di prima grandezza.
Se ordiniamo la rosa per i valori di abilità attuale, scopriamo che sono Samuel Umtiti e Giuseppe Pezzella (entrambi con 66,5/100) i giocatori più forti della squadra. Seguono Strefezza (65,5), poi Pongracic (65), successivamente Falcone (64) e così via. Rispetto alla versione del videogame pubblicata lo scorso anno, in pochi hanno visto un peggioramento della propria valutazione (Umtiti è uno di questi), mentre la maggior parte dell'organico ha visto un incremento dei valori, con un differenziale - in positivo - importante per Baschirotto e Gonzales (entrambi con un bel +17), per Samek (+15,5) e per Banda (+13,5).
Le qualità tecniche, fisiche e mentali con i valori maggiori di tutto l'organico non superano la cifra di 18/20. Su tale soglia, infatti, si attestano gli attributi di determinazione per Di Francesco e di aggressività per Cetin. Poi, a 17/20 abbiamo la determinazione di Pezzella, l'aggressività di Pongracic, la determinazione di Persson, la velocità di Ceesay, la determinazione di Colombo e l'elevazione di Dermaku e Falcone; con un valore di 16/20, invece, si registrano il coraggio, la forza e la velocità di Pongracic, il senso della posizione di Umtiti, l'accelerazione e la velocità di Banda, la resistenza di Blin, l'accelerazione di Ceesay, il movimento senza palla di Di Francesco e la concentrazione di Falcone.
E' possibile inoltre dare oggi uno sguardo al futuro per capire chi potrà essere un talento promettente. Categorizzando la rosa a disposizione per abilità potenziale, si scopre che è Daniel Samek l'elemento dalla prospettiva più incoraggiante (stimabile in un range fra 4 stelle e 5), assieme a Lorenzo Colombo. Seguono, poi, Gonzalez, Berisha, Askildsen, Brancolini, Helgason e Banda (tutti piazzati fra 3,5 e 4,5 stelle) e successivamente gli altri.
Il videogame propone anche una valutazione economica di ciascun calciatore in rosa. Naturalmente, tale stima è meramente indicativa e circoscritta alle sorti del gioco stesso, anche perchè - come sappiamo - ai costi di trasferimento reali concorrono ben altri fattori. Ad ogni modo, il prezzo del cartellino più alto è quello assegnato a Lorenzo Colombo (quotato fra i 5,8 e i 7 milioni di euro), seguito da Askildsen (calcolato fra i 4,7 e i 9 milioni di euro, con quest'ultimo margine superiore che costituisce la valutazione più alta in assoluto di tutta la rosa) e da Lameck Banda (fra i 4,7 e i 7 milioni di euro).
Una feature di nuova introduzione nella nuova versione del videogame di calcio manageriale e che si rivela molto interessante è quella dedicata ai sostenitori del proprio club. Quelli del Lecce sono descritti come ‘una tifoseria molto paziente e comprensiva, sia nella buona sia nella cattiva sorte. Hanno un moderato livello di influenza sulla proprietà e hanno la sensazione che la loro visione collettiva può avere un qualche impatto sulle decisioni intraprese dall’organigramma societario'. La cultura e le aspettative del pubblico leccese spingono lo staff tecnico a ‘giocare un calcio offensivo’, ‘sviluppare i giocatori usando la scuola calcio del club’, ‘evitare la retrocessione in Serie B’ e, soprattutto, ‘avere la meglio sui rivali del Bari se accade di affrontarli’. Nella realtà dei fatti, (almeno) per quest'anno, ciò non potrà accadere.
Il profilo del sostenitore del Lecce è rapportato, in percentuale, sotto specifiche definizioni: il tifoso giallorosso è principalmente ‘appassionato’ (36%), fa parte della categoria ‘family’ (23%), può essere anche ‘occasionale’ (16%), poi ‘comodo’ (13%) e ‘sfegatato’ (12%).
A questo punto, tutto è pronto per cominciare. I media e gli addetti ai lavori pronosticano per il Lecce un piazzamento al 20° posto della classifica finale. Tradotto in una parola sola: retrocessione. Inutile dire che ogni allenatore virtuale (come me, del resto) non vede l'ora di disattendere tale eventualità a tutti i costi. E quella sì che è un'aspettativa che accomuna, anche nella realtà, tutti noi.