Il sogno della Nord e quel coro dedicato al presidente
La curva ha intonato un coro esprimendo il proprio desiderio per il futuro
Al termine della partita di ieri contro l’Udinese di Fabio Cannavaro, persa dai giallorossi per 2 a 0 con le reti di Luca e Samardzic, la Curva Nord, cuore pulsante del tifo leccese, ha ringraziato la squadra per il risultato ottenuto e per l’impegno profuso in questi mesi per raggiungerlo. I ragazzi hanno poi svolto un giro di campo salutando tutto lo stadio, che ha applaudito e intonato cori verso i propri beniamini.
Il coro finale
Alla fine, però, la Nord ha chiamato in causa Saverio Sticchi Damiani, intonando un “Presidente portaci in Europa” che sa molto di sogno nel cassetto, di desiderio di qualcosa che a queste latitudini non si è mai realizzato ma un giorno si spera di vivere. Queste le parole del numero uno giallorosso proprio su quanto urlato dalla Curva:
E’ un invito a crescere sempre ad utilizzare ogni stagione per crescere e migliorarsi, lo interpreto come un auguro a fare sempre di meglio. Ed è quello che mi sento di promettere alla nostra gente, continueremo a lavorare al meglio per compiere un percorso importante.
Progetto Lecce
Il Lecce ha un progetto vero, lungimirante ed a tratti visionario. L’obiettivo è crescere, ogni giorno di più, attraverso sia il risultato sportivo, imprescindibile per una squadra di calcio, che le strutture, anche queste fondamentali per realizzare sempre più qualcosa di importante. La società di Via Costadura è solo all’inizio del programma che si è imposto quando ha rilevato il Lecce. L’ambizione è alla base di questa crescita, come testimoniano le parole del presidente:
Non abbiamo la certezza del risultato sportivo che dipende da mille fattori, come accade da un po’ di anni. Vogliamo crescere nell’organico, nella squadra così come nelle strutture. Lo dico oggi che ci siamo salvati, non mancherà mai la voglia di crescere e programmare. A fine campionato inizieremo la nostra programmazione per continuare far crescere questa società.