Nella buona e cattiva sorte: Strefezza, rialzati e salva il Lecce
Il brasiliano deve tornare a giocare come sa
Non abbiamo mai avuto il talento ed il privilegio di calciare un rigore in Serie A con la maglia del Lecce, ma ci rendiamo conto di quanto pesi il pallone in quell’istante, quando sei tu contro il portiere avversario.
Gabriel Strefezza venerdì sera si è assunto la responsabilità di calciare il penalty al minuto 22 della partita contro la Lazio. Appena il direttore di gara Maresca ha decretato il tiro dagli 11 metri, il brasiliano ha preso subito il pallone e lo ha posizionato sul dischetto. Ha guardato il portiere fino all’ultimo e poi ha calciato alla destra del portiere. La palla è uscita di pochissimo, per poco non ha baciato il palo ma di fatto è andata fuori.
Sembra banale e scontato dirlo ma è davvero così: i rigori saranno per sempre sbagliati solo da coloro che hanno il coraggio di calciarli e per tirarlo all’Olimpico, di fronte alla curva avversaria, ci vogliono personalità e coraggio.
Il Gabriel Strefezza che stiamo ammirando nell’ultimo periodo non è quello che conosciamo, inutile nascondersi. Eppure, nonostante la forma fisica non sia delle migliori, il talento brasiliano ha fornito un assist al bacio per la rete del momentaneo vantaggio segnata da Oudin. In quell’occasione ha protetto il pallone ed aspettato il momento giusto per servire il suo compagno, abile poi nel spedire la sfera all’angolino.
Nelle prossime 3 gare abbiamo bisogno del vero Gabriel Strefezza. Di quel giocatore strepitoso, che crea superiorità numerica, calcia in porta con facilità e si assume la responsabilità di giocate difficili ma efficaci. Il classe ’97 spesso ha rappresentato la luce, soprattutto nel reparto offensivo, ed ora deve tornare a mettere il suo talento al servizio di questa squadra. Per salvarla e scrivere un’altra pagina di storia giallorossa.