E' un Lecce da B mascherato da A. Liverani fa i miracoli. Il Ds ha più responsabilità
E’ un periodo dove tutti hanno deciso di attaccare Liverani ed il suo staff. Bene. Avanti così. In tutto questo strazio, al Lecce, il meno colpevole è Fabio Liverani. Un allenatore bravo, un grande teorico, non sempre un eccellente pratico a tal punto che pochi anni fa per far ripartire la sua carriera è dovuto scendere di categoria in serie C per guidare un Lecce in crisi ma poi i risultati sono stati tutti dalla sua parte: due promozioni che hanno spedito il Lecce dall’inferno della C al paradiso della serie A.
Passiamo agli aspetti pratici. Il Lecce non ha una rosa da massima serie, come lo scorso anno non aveva una rosa da promozione in Serie A. In questi casi gli allenatori devono fare la differenza e Liverani era riuscito a fare quello che in molti credevano fosse scontato. Il direttore sportivo ed i suoi collaboratori in primis. Nessuno, tra tanti uomini di calcio, si era reso conto che Liverani aveva reso possibile l'impossibile. La squadra è mediocre per la categoria e se fai acquisti che non sono richiesti dal tuo tecnico, il quale si trova già alla prima vera esperienza in massima serie, sicuramente non stai aiutando il tuo allenatore.
E se non lo difendi pubblicamente da questi attacchi gratuiti, non spegnendo le voci dei tanti maligni, lo hai perso definitivamente, perché lui è fatto così: cuore e grinta. La colpa è di chi ha svolto un mercato disastroso. La partita pareggiata con la Juventus (Campione d’Italia nelle ultime 8 stagioni) fa il quadro completo di questa stagione.
Lecce con Gabriel in porta; Meccariello, Lucioni, Rossettini, Calderoni in difesa; Majer (13' s.t. Tabanelli), Tachtsidis, Petriccione a centrocampo; Mancosu alle spalle di Farias (1' s.t. Lapadula), Babacar. In grassetto sono stati evidenziati i protagonisti della B: 7 calciatori su undici (senza contare l’ingresso di Tabanelli e sarebbero quindi 8) hanno portato avanti la baracca per tutto il girone di andata non avendo mai avuto un momento per rifiatare.
Il motivo? Basterebbe chiederlo a chi è arrivato in estate e che praticamente non ha alzato il tasso tecnico e tattico della squadra. Imbula, Benzar e Shakhov sono i calciatori che occupano di diritto i primi tre posti di questo podio. Segue Babacar anche se nutriamo tutti la speranza di una sua rinascita...
Cosa puoi rinfacciare a Liverani e a questo Lecce di oggi? Nulla. Semplicemente nel calcio ci vogliono tempo, tranquillità, immolazione ed stabilità.
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