Pasquale Marino su Di Francesco: "Può fare anche il trequartista, è un bravo ragazzo. Viene qui perché sa che è destinato a salire"
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Pasquale Marino ha allenato il Palermo nel 2019, anzi non ha allenato il Palermo. Il tecnico nativo di Marsala infatti aveva firmato un contratto biennale con i rosanero il 7 Giugno ma a causa della mancata iscrizione al campionato di Serie B a causa di inadempienze finanziarie, il Palermo ripartì dalla Serie D mentre il contratto con l'allenatore venne interrotto il 30 Giugno, ancora prima di cominciare il ritiro.
Nonostante questo buco, il tecnico, ora senza panchina, è stato intervistato da Il Giornale di Sicilia per parlare dei rosanero e nello specifico dell'ex attaccante del Lecce Federico Di Francesco visto che lo ha già allenato a Pescara:
«Di Francesco? È un professionista serio, meticoloso, ha la cultura del lavoro. D’altronde in famiglia ha papà che fa l’allenatore, quindi è nato con questi sani principi sportivi. Ha rispetto, educazione per se stesso e per gli altri. Arriva prima al campo, si cura, fa prevenzione, ed è l’ultimo ad andare via. Lo conosco dai tempi del Pescara. Quando io allenavo li, lui era giovanissimo e già si notava il suo talento, tanto che poi l’hanno mandato in prestito in C. È da molto che lo conosco, è cresciuto davvero bene. Ha una famiglia alle spalle importante. Eusebio, il papà, è una persona di valore. Conosco anche il nonno, gli zii. Ha una famiglia unita, esemplare, con un’educazione davvero importante. Per me è un attaccante di sinistra. Può giocare a destra indifferentemente, ma se dovessi scegliere ti direi a sinistra e penso anche lui. Può fare di tutto, anche il trequartista. Per come vedo io il calcio, se devo scegliere il ruolo l’ideale per lui sarebbe partire da sinistra per poi convergere verso il centro».
«Tra l’altro, se non ricordo male, aveva anche segnato il gol decisivo della vittoria del Lecce contro la Lazio all’esordio in campionato. Quindi, a maggior ragione questo fa capire il giocatore importante che è. La scelta io la condivido. Viene in una piazza importante, Lecce lo è anche, ma lui ha fatto questa scelta perché sa che c’è un progetto. Il Palermo, da quello che si evince, è destinato a salire, o quest’anno o il prossimo».