"Il Lecce visto anche dalla Curva Malota. Senso di appartenenza non solo a parole", così Terron Fabio a PL
L'INTERVISTA
In arte “ Terron Fabio”, all’anagrafe Fabio Miglietta, nativo di San Donato di Lecce ed oggi residente a Martignano, è uno dei componenti dei Sud Sound System, storico gruppo salentino ormai famoso ed apprezzato in tutta la penisola ma anche fuori dai confini italici. Ma oltre alla musica, cos’è che accomuna i componenti del gruppo e cioè Papa Gianni, Nandu Popu, Don Rico e appunto Terron Fabio? Semplice, il Lecce.
I Sud Sound System sono sportivi autentici, praticano il surf da onda, mountain bike, il calcio ma anche tifosissimi, spesso presenti al Via del Mare, seguono con passione la squadra del territorio ogni volta che ne hanno l’opportunità: “nel periodo della pandemia da Covid 19 lo stadio era off limits, noi ci riunivamo nei nostri studi a San Donato, per l’occasione denominati “curva malota” e lì facevamo tifo da curva appunto e guardavamo tutti insieme le partite dei giallorossi”
Terron Fabio quando si parla del Lecce e del salento diventa un fiume in piena, ascoltarlo riporta alla mente i suoi rap, è velocissimo e si fa fatica a stargli dietro. Calcio, musica, sport, Lecce, territorio, appartenenza, non necessariamente in quest’ordine: “ noi il Lecce l’abbiamo seguito anche e soprattutto nelle categorie inferiori, sempre presenti, o almeno quando ne avevamo la possibilità. Non siamo tifosi da trasferta, però allo stadio ce ne siamo perse pochissime. Cantiamo la terra, il senso di appartenenza e non sono soltanto parole, noi ci crediamo veramente e lo dimostriamo con i fatti. Negli anni abbiamo regalato due inni al Lecce (Lu core pe tie scalpita e Giallurussu) e l’abbiamo fatto per l’amore viscerale che ci lega alla nostra terra e di conseguenza all’U.S. Lecce, che la rappresenta in ambito sportivo".
Se ti dico la frase: “se tifi Lecce, tifi Lecce e basta” che cosa ti viene in mente?
“Molta gente appartiene al Salento solo quando gli conviene e si rappresenta con gli abiti che più gli fanno comodo a seconda delle situazioni, parlando di calcio con gli abiti patinati dei “vincenti”. Il Salento invece è appartenenza sempre ed il Lecce è la squadra di riferimento. Giallurussu è lu culure”
Poi incalza…
“La forza di noi tifosi deve essere quella di contrapporci al tifo, pure presente nel nostro territorio delle grandi squadre, con passione e colore. Noi tifiamo il Lecce e stop, l’obbiettivo, con il tempo, dev’essere quello di far innamorare dei colori giallorossi le nuove generazioni”
E come ci si riesce?
“Dobbiamo arrivare ad essere ammirati dagli altri, magari presi come modello. Il Salento è cresciuto tantissimo come territorio rispetto agli anni ’70 ad esempio, siamo molto conosciuti e i passi in avanti ci sono stati e sono visibili. La nostra forza di appartenenza territoriale non dev’essere mai dimenticata, a questo però si deve aggiungere l’aiuto delle istituzioni. Per far comprendere la bellezza di essere salentini si deve continuare a crescere sotto tutti i punti di vista. Io sono fiducioso”.
Quanto hai esultato lo scorso anno, ti aspettavi la promozione in A?
“E’ stata un’annata importante, le ultime partite siamo anche riusciti a vederle allo stadio. Il Lecce con un mix di giovani anche sconosciuti e di gente di categoria ha tenuto botta fino alla fine. Ce l’abbiamo fatta ed io ci ho sempre creduto”
Come valuti l’operato della società?
“La vedo abbastanza impegnata e propensa a lasciare il segno in questi anni. Chi investe nel calcio ha la forza di portare avanti le proprie idee, una proprietà composta prevalentemente da salentini, una società da non lasciare in mano alle multinazionali. Conosco il presidente e la moglie, due tifosissimi del Lecce, ottime persone, capaci. Sono state apportate migliorie a tutto l’impianto sportivo, anche al marketing ma si può fare molto di più. L'impegno che ci mettono i soci dev’essere da esempio, vanno aiutati, ringraziati e non criticati, anche qui le Istituzioni devono fare la loro parte perché i nostri “paesani” non devono sentirsi da soli”
Cosa ti aspetti dal prossimo campionato nella massima serie?
“Conosciamo le difficoltà che comporta rimanere in A e fare un campionato sopra le righe. Io vorrei un torneo più sereno che ci permetta una salvezza tranquilla, ma sarei strafelice anche di salvarmi all’ultima giornata”
Progetti futuri dei Sud Sound System ed immediati: “uscirà a breve il video di un singolo cantato con Marina (Marea), una delle voci femminili più rappresentative del raggamuffin italiano, la cantante di “Sciamu a ballare” dal titolo “Di notte con te”. Successivamente anche un album. Abbiamo in programma una trentina di serate che occuperanno tutta l’estate anche se, in realtà, siamo in “viaggio” e cantiamo già da aprile. In Italia ed in Europa. Noi siamo al 31esimo anno di attività e gli organizzatori ci vogliono. Stiamo sempre in giro”.
Riuscirete ad essere presenti al Via del mare per la prima il tredici agosto contro l’Inter?
“Spero di si, anche se potrebbe coincidere con impegni di lavoro. Se non dovessimo riuscire saremo collegati in ogni modo possibile, come sempre".