E se il torto arbitrale aiutasse a compattare ancora di più l'ambiente?
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Dal torto subito contro l'Udinese bisogna trarre qualcosa di positivo per tutta la piazza
Siccome in questa Serie A, dove non ti aiuta nessuno, siamo soli, o ci stringiamo tutti intorno a questo gruppo, oppure non ci sono altre ricette.
Queste sono le parole del presidente del Lecce Sticchi Damiani in una conferenza stampa del 2023, al primo anno di questa serie di tre stagioni di massima serie. Parole “antiche”, ormai, per la velocità del mondo del pallone, ma che sembrano tremendamente attuali.
Niente complottismi
Siamo soli, però come detto proprio ieri dal presidente giallorosso qui su Pianeta Lecce, ciò non significa lasciarsi andare a facili complottismi, ma bisogna voltare pagina, “Capendo che non dobbiamo fare ragionamenti di sistema, di malafede o disegni particolari perché demotivano tutti, i presidenti, i dirigenti, i giocatori ed i tifosi, e ci fanno perdere la voglia di combattere”.
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E se il torto arbitrale aiutasse a compattare l'ambiente?
Rigore inesistente, espulsione mancata, sconfitta e rivali salvezza vincenti. La 26^ giornata di Serie A per il Lecce è un disastro, diciamocelo, ma proviamo a capire se tutto ciò possa rappresentare un punto di partenza per il futuro.
Subire un torto arbitrale simile, può dare una spinta in più a tutto l'ambiente? Potrebbe ad esempio trasformarsi in un elemento di coesione per squadra e tifosi, in modo da cercare di remare tutti nella stessa direzione. Compatti, uniti, come un corpo unico, proprio come richiesto dallo stesso presidente.
Quel punto perso non ce lo ridarà nessuno, ma magari proprio quel senso di ingiustizia potrebbe far scattare nella testa dei giocatori quel senso di rivalsa, di rabbia agonistica, tale da trasformarla in energia positiva per i prossimi e difficili impegni di campionato.
E per i tifosi? L'ambiente leccese è caldo, caldissimo, e sentire i mugugni di 25 mila persone allo stadio per un passaggio sbagliato o un retropassaggio al portiere, potrebbe non essere il modo più efficace per supportare la squadra, così come non lo è nemmeno sui social.
Con un calendario che si fa sempre più duro, anche Trinchera chiede alla piazza di restare unita: "Cosa mi aspetto? Che l’ambiente sia compatto, non si faccia influenzare da differenti momenti che vivremo. L’unione, la passione che ci contraddistingue, l’amore per il Lecce, possono fare la differenza nell’ottica del raggiungimento dl traguardo storico al quale tutti ambiamo". Insomma, è il momento di raggiungere tutti insieme questa storica terza salvezza consecutiva.