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Da parecchio tempo si discute di una possibile riduzione delle leghe nazionali da 20 a 18 partecipanti. Fino a poco tempo fa circolavano voci, poi smentite dalla stessa FIFA, su un possibile obbligo di riduzione del numero di squadre.

Anche la Serie A ci ha provato

La proposta è stata ripresa anche dalla Lega Serie A, che però è andata incontro al fallimento visto il voto in blocco per mantenere l'attuale format (per il sì votarono solo Inter, Juventus, Roma e Milan).

A votare a favore sono state proprio quelle squadre più presenti nelle competizioni europee in pianta stabile, per cui una riduzione del numero di squadre comporterebbe un minor numero di partite da giocare in campionato per poter dedicare maggiori energie alle competizioni internazionali.

Sulla questione si sono espresse varie personalità, tra cui il presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani e l'ad del Monza Galliani, rifiutando l'idea di una riduzione.

Ora, sull'argomento è tornato a parlare l'attuale allenatore dell'Udinese, Kosta Runjaic, intervistato da La Gazzetta dello Sport. All'allenatore tedesco di origini croate viene chiesto se nel calcio odierno si giochi troppo.

Il pensiero di Runjaic sulla riduzione del numero di partite

Il calcio è un grande business. Penso che sia un’illusione ridurre il numero delle partite. Ci sono troppi interessi commerciali.

Dunque è chiaro per Runjaic che il problema è più che altro economico e proprio per questo gli attuali format non verranno toccati anzi, con l'aggiunta del Mondiale per Club la tendenza sembra opposta per quanto riguarda determinati club.

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