Corvino: "Tuia alla Reggina? Non è vero niente. Saintini e Gonzalez? Nomi affondati"
RISPOSTE CHIARE
Pantaleo Corvino ha parlato ai microfoni di Telerama.
"Gonzalez e Saintini? Del mercato posso dire solo delle situazioni che abbiamo fatto in entrata ed in uscita, in un mercato in cui mancano pochissime ore alla chiusura. Ci siamo impegnati facendo gli straordinari nelle entrata. Abbiamo preso nel primo giorno Maleh, poi qualche giorno dopo Cassandro. Sono due giocatori che il mercato non ci avrebbe permesso di prendere nella fase più calda.
Avendo anticipato il tutto, abbiamo fatto due colpi importanti.
In merito alle uscite, abbiamo accontentato quei 4-5 ragazzi che avevano richieste e desiderio di andare a giocare, perchè da noi giustamente il mister aveva dato altre priorità. Altro non dovremmo fare; in qualche settore ci siamo trovati inaspettatamente anche a dover rimediare e abbiamo pensato che è meglio farlo con soluzioni interne. Il mister sa che i ragazzi che lavorano con lui conoscono già le dinamiche e i movimenti.
Qualcuno dice che per Tuia abbiamo detto si alla Reggina: non è vero niente. Noi abbiamo dato la disponibilità di andare a giocare a qualcuno. Nel reparto difensivo, invece, abbiamo bisogno di essere al massimo delle forze. Non concederemo delle uscite. Saremo morbidi con chi si merita di essere accontentato, intransigente con altri.
Saintini e Gonzalez sono nomi infondati? Affondati. Sono nomi che escono così, in questa serra di mercato dove è pieno di nomi. A volte si avvicinano procuratori consigliandoti giocatori e per attraverso la stampa te li mettono addosso. Abbiamo soluzioni interne, il mister conosce chi ha.
Cassandro non dissi che era un nome affondato, dissi che non confermo e non smentisco.
Questi sono nomi che escono non da noi, escono dai procuratori che li mettono in bocca a dieci club.
Teniamo chi abbiamo e aspettiamo in attesa del ritorno di qualche infortunato, il mister farà di necessità virtù. Gendrey e Blin conoscono i movimenti del mister e all'occorrenza possono fare i centrali. Entrare oggi nel Lecce, ben collaudato, non è facile".