Henry su Instagram: "Impossibile giustificare la testata ricevuta"
L'attaccante del Verona ha commentato quanto accaduto nel finale nella gara di oggi attraverso il suo profilo Instagram
Thomas Henry, centravanti del Verona, è stato suo malgrado protagonista del finale di partita tra Lecce e Verona. L’attaccante gialloblù ha discusso con diversi giocatori giallorossi ed a fine gara ha ricevuto anche una testata da parte del tecnico dei salentini Roberto D’Aversa.
La sua spiegazione
Sul suo profilo Instagram ha voluto commentare l’accaduto, spiegando con sue parole quanto successo subito dopo il fischio finale:
Parto col dire che mi voglio scusare. Con i miei compagni ed i miei tifosi. Mi scuso per aver reagito con le parole alle tante provocazioni subite sul campo oggi, fatto comprensibile in una sfida con una simile posta in palio. Ma questo non giustifica, e non potrà MAI giustificare, il ricevere una testata quando hai già preso la strada degli spogliatoi, felice per i tre punti guadagnati.
Conosco Gendrey da 15 anni, ero il suo allenatore quando aveva 15 anni e non oserei mai provocare qualcuno che oggi considero un fratello. E aver ricevuto il rosso come reazione, sempre e solo verbale, ad una testata, mi lascia ancora più amareggiato di non poter aiutare i miei compagni già da domenica prossima.
Le scuse di D’Aversa
Queste, invece, le scuse che D’Aversa ha voluto condividere attraverso il suo profilo Instagram:
Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo ricostruire brevemente il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine della partita Lecce-Verona. Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l'ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un'immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell'adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa. Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità, ma non al punto di colpire un'altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto. Ancora una volta mi scuso con Henry, con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra.