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Jannik questa sera è semplicemente una macchina al servizio: il gioco successivo è agilmente portato a casa con ben tre ace. 

Generalmente, nella situazione di 3-5 il nono gioco è tenuto con facilità perché il tennista in vantaggio risparmia le energie fisiche e mentali per chiudere il set col proprio servizio. Questa prassi è perfettamente rispettata, sia pure con qualche difficoltà: Fritz tiene la battuta, Sinner salva una palla break e chiude il set con il decimo ace. Risultato straordinario per un giocatore straordinario, che ha imparato molto bene dall'eccezionale prestazione al servizio di Djokovic nella finale delle Finals dell'edizione precedente, sfoggiata proprio contro l'italiano.

Il secondo set si apre con un'altra raffica di battute vincenti da parte dell'italiano, che tocca così un clamoroso 9.6 su 10 di qualità al servizio.

Nel quinto gioco Fritz, come nel primo set, è nuovamente in difficoltà e questa volta non riesce ad emergerne: un Sinner cattedratico anche in risposta e nello scambio fa il break e sale 3-2. 

Jannik tiene l'importantissimo game successivo, sebbene questa volta il servizio non lo abbia aiutato, ed anche quello dopo grazie alla ritrovata combo servizio-dritto o solo col servizio, che oggi sembra essere sceso dal cielo sotto forma di dono divino. 

Fritz mette pressione portandosi sul 4-5, ma Sinner non trema: la prima palla viaggia, così come l'ultimo dritto dell'americano in corridoio. Jannik è il vincitore delle Finals.

Per Sinner si tratta del primo trionfo nel torneo dei Big Eight, a coronamento di una stagione straordinaria i cui meriti Jannik li attribuirebbe non solo a se stesso, ma a tutto il suo team: non vince il singolo, ma la squadra, non vince l'io, ma sempre il noi. Semplicemente Jannik Sinner, il più forte del mondo.

 

 

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