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Zoff e il Napoli

Alla mezzanotte dell'ultimo giorno di calciomercato, Zoff si trasferì al Napoli per 120 milioni di lire più il cartellino di Claudio Bandoni, grazie all'aiuto di Alberto Giovannini, direttore del quotidiano Roma allora di proprietà di Achille Lauro, quest'ultimo patron anche del club azzurro; il giornalista, con l'aiuto di Bruno Pesaola e all'insaputa di Lauro, finse infatti di essere il presidente della squadra. 

In Serie A difese la porta dei partenopei per 143 incontri, scendendo in campo ininterrottamente dal debutto del 24 settembre 1967 (Napoli-Atalanta 1-0, prima giornata del campionato 1967/68), alla sconfitta del 12 marzo 1972 (0-2 contro l'Inter, ventunesima giornata del campionato 1971/72); pochi giorni dopo quest'ultimo incontro subì un infortunio al malleolo in allenamento, che interruppe la sua striscia di partite consecutive tenendolo fuori per 7 incontri, fino alla penultima giornata. 

Zoff Napoli

Durante la sua militanza in azzurro stabilì due record: nella stagione 1970/71 concesse solo 18 gol in 30 partite, riuscendo inoltre a mantenere la porta inviolata per le prime sei giornate, capitolando solo dopo 590 minuti, alla settima giornata, contro l'interista Jair. Concluse la sua esperienza nel Napoli disputando la finale della Coppa Italia 1971/72, persa 2-0 contro il Milan.

Zoff e la polemica con il presidente Ferlaino

Volevo fare un po' di polemica: un mese fa, Ferlaino disse che mi ha venduto alla Juventus perché non stavo bene al Napoli. 

Quando Boniperti incontrava mia moglie, gli diceva sempre che aveva un barattolo con l'aria di Napoli per noi e Ferlaino continua a dire che io volevo andare via da Napoli - ha concluso -.


 

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