Le responsabilità in una sconfitta immeritata
L’EDITORIALE DI MARINI
Ci sono trasferte che nascono male, non si riesce ad “aggiustarle” e finiscono anche peggio. Pisa-Lecce è iniziata con le assurde decisioni del GOS che ha impedito ai tanti tifosi salentini fuori sede di raggiungere la città della torre pendente, è continuata con gli infortuni del reparto avanzato, alcuni calciatori recuperati davvero in extremis, come Di Mariano; poi l'inspiegabile ritardo aereo che ha procrastinato di circa tre l'arrivo a Pisa innervosendo gli animi ed è finita con una sconfitta ingiusta che ha visto il Lecce, nonostante abbia fatto molto di più e meglio dell'attuale capolista, perdere per un episodio.
Dopo quindici risultati utili consecutivi ci può stare il perdere una partita, ci mancherebbe, fa parte del gioco; certo si preferirebbe perdere quelle in cui si merita di uscire sconfitti, non nelle partite in cui ci starebbe ben altro risultato. Il Lecce ha perso imponendo il gioco, tentando sempre di imbastire la manovra e subendo un unico tiro nello specchio della porta che però è finito all'incrocio dei pali, alle spalle dell'incolpevole Gabriel.
E' il bello del calcio, ma non possiamo sottacere i meriti della squadra salentina, al di là del risultato.
Nonostante la premessa, ci sono stati anche degli errori, imprecisioni, elementi che hanno reso al di sotto delle aspettative del tecnico Baroni ed altri che invece hanno reso di più, scelte che non hanno convinto appieno chi ha visto la gara ma che non necessariamente hanno inciso sul risultato. In ogni caso non ne abbiamo la controprova.
Il tecnico giallorosso ha optato per Barreca al posto di Gallo sulla fascia sinistra e la scelta non ha pagato, ha deciso per far giocare un Di Mariano non al cento per cento ed anche qui la decisione non ha prodotto nulla, ha puntato ancora una volta su Olivieri centravanti al posto di Coda ma la risposta dell'ex Empoli è stata insufficiente. Malgrado questo la squadra non è mai stata inferiore agli avversari, però una volta preso il gol e messo mano alle sostituzioni si è notato immediatamente che Gallo in questa fase specifica del torneo sta molto meglio di Barreca, che Listkowski può produrre di più di un Di Mariano non al meglio e che Rodriguez prima punta può essere più incisivo di Olivieri.
Questo ha detto il rettangolo verde, questi sono stati i fatti e sempre da qui bisogna ripartire. Poi è chiaro che una partita sia diversa dall'altra, ci sta che un determinato calciatore possa esprimersi meglio di un altro in determinate condizioni, ma è altrettanto vero che poi la panchina del Lecce non è così scarsa come si vuole far credere, impiegando alcuni elementi con il contagocce.
Ora bisogna avere la forza e la lucidità di voltare immediatamente pagina, incassare la sconfitta ma guardare avanti e forse non tutti gli stop vengono per nuocere, così come non sempre quando si vince è tutto oro colato. Oggi Baroni sa che in determinate circostanze può fare anche scelte diverse, pescare ragazzi che fin qui hanno giocato di meno, responsabilizzarli dando loro la speranza di poter essere utili alla causa, non più a parole ma con i fatti.
Si deve arrivare alla pausa ed al mercato di gennaio e bisogna farlo nel miglior modo possibile, i mezzi ci sono.