header logo

Durante Tornelli&Ritornelli, format social de “Il Quotidiano di Puglia”, è intervenuto l'editorialista de “Il GiornaleTony Damascelli, per parlare dei temi caldi in casa Lecce, e anche della partita di giovedì persa dalla nazionale contro la Germania.

Cosa serve ora al Lecce?

Serve essere concreti. Meno palleggio, più gol. Con l’obiettivo della salvezza sullo sfondo. Dopo la sosta può essere il momento della svolta per un Lecce che viene da quattro sconfitte consecutive, compresa quella con rimonta subita contro il Milan. 

Poi, prima della pausa per gli impegni delle Nazionali, è arrivato il ko di Genova contro il Genoa, a confermare il momento difficile. Ora, però, basta scherzi. E' arrivato il momento di alzare la concentrazione e di guardare al sodo.

 

La partita contro il Milan

La partita con il Milan è la fotografia più bella e più brutta di questo Lecce. Ritengo che questo sia il momento più delicato, siamo a una svolta: le ultime partite possono segnare la retrocessione ma possono anche rappresentare un momento di compattezza del gruppo, dal presidente, al direttore sportivo ai tifosi e alla squadra, per rimanere in A. Ma rimanere in A con quale progetto? E non mi riferisco solo all’aspetto tecnico. Il Lecce deve decidere cosa fare da grande.

lecce milan gabbia  falcone

 

Su Giampaolo

Mi piace il suo gioco, ma non basta. Adesso serve essere pragmatici, di guardare l’obiettivo e raggiungerlo, usando la prudenza e non soltanto concedendosi all’estetica. Il Lecce deve pensare che non può esibire un calcio che in questo momento non è utile.

 

La lotta salvezza

Il Venezia gioca bene ma questo è un momento in cui bisogna essere pragmatici. Puntavo molto sul Parma a inizio stagione, mi piaceva per freschezza e spavalderia. Poi ha cambiato allenatore e non ritengo che Chivu possa aggiungere molto a quanto fatto da Pecchia. 

Penso che l’Empoli sia la squadra che ha fatto il colpo della vita in Coppa Italia, ma in campionato non ha la stessa faccia tosta. Mi sembra molto coinvolta nella lotta per non retrocedere. Il Verona ogni anno è una strana avversaria per chiunque. Alterna un calcio un po’ opaco a momenti di grande solidità. Bisogna osservare il Verona con prudenza e preoccupazione.

 

Un calendario complicato per i giallorossi

Sei tu che devi fare i punti. Non voglio più sentire il discorso del calendario: viene smentito puntualmente, così come il fattore campo

 

La partita dell'Italia contro la Germania

Sono rimasto sorpreso dalle parole di Spalletti sulla maggiore altezza e forza degli avversari. Non esiste questo discorso, secondo me. Noi non abbiamo in mezzo al campo giocatori di qualità tecnica. Quando vedi giocare Musiala, Sanè, capisci che hanno qualcosa in più. 

La nostra difesa ha denunciato un limite evidente: non avevamo e non avremo a Dortmund un difensore centrale vero, perché Bastoni non lo è. Sarebbe utile Buongiorno, forse. Calafiori mi sembra interessante palla al piede ma in fase di non possesso mi sembra meno attento. Tornando a Bastoni, ad esempio, è evidente che abbia bisogno di un calciatore come Acerbi accanto. 

Ora giochiamo a Dortmund, dove nel 2006 abbiamo costruito la vittoria finale di Berlino. Ma non abbiamo più Del Piero, Totti, Gilardino, Inzaghi, Cannavaro. Sono passati 19 anni ma non è solo il tempo.

Vittorio Murra: "Le critiche stanno scavando un solco. Questa è una piazza paranoica"
La sosta nazionali consegna a Giampaolo due elementi chiave: ecco quali

💬 Commenti