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Di lui, Walter Alfredo Novellino disse, nell’estate 2018: ‘E’ un attaccante di grande prospettiva. Farà una brillante carriera. Per me è già pronto per giocare in Serie A. È chiaro, è un ragazzo e dunque qualche errore di gioventù bisogna metterlo in preventivo, ma credo che sia destinato a giocare stabilmente nel massimo campionato. Nei prossimi anni sarà inamovibile. Ha corsa, carattere è forte fisicamente e ha i colpi da giocatore importante. E soprattutto ha un pregio che nel calcio si trova raramente: l'umiltà. È un giocatore completo, dà il tempo delle giocate, tiene palla e permette alla squadra di salire. Ma soprattutto è eccezionale nel gioco aereo. A chi assomiglia? Per come è forte di testa a me ricorda il primo Skuhravy, quello che a Italia ‘90 svariava su tutto il fronte d'attacco e attaccava la profondità’.

Un biglietto da visita niente male per Raul José Asencio Moraes, meglio conosciuto come Raul Asencio, attaccante spagnolo di 23 anni, tesserato dal Lecce in questa sessione di mercato di riparazione dopo una parentesi tutt’altro che positiva all’Alcorcon (compagine militante della Segunda Division spagnola) e quindi in cerca di un pronto riscatto, soprattutto personale.

Nelle sue vene scorre un po' di sangue verdeoro (la madre, infatti, è brasiliana, per cui Asencio ha la doppia cittadinanza) e… la sana aggressività del pugile, visto che il padre ha praticato la nobile arte da professionista. All’ombra della sua figura, Asencio, da piccolo, decide quindi di dedicarsi al pugilato fino all’età di undici anni, ma poi viene attirato dal pallone di cuoio e decide di diventare un calciatore a tutti gli effetti.

Cresciuto nel settore giovanile del Burriana, club dilettantistico della Comunidad Valenciana, viene subito annoverato come un elemento promettente. Nella primavera del 2014, il Vicenza si accorge delle qualità dell’attaccante e decide di aggregarlo alla rosa degli Allievi Nazionali per il ‘Torneo Ferroli’. A San Bonifacio, Raul attira l’attenzione di numerosi club italiani ed europei. I responsabili del settore giovanile del Genoa, ovvero Bega e Sbravati, riescono a strappare Asencio alla concorrenza agguerrita di Valencia, Juventus, Ajax e Real Betis. Così, nell’estate del 2015 firma con i liguri. Nelle giovanili dei grifoni si impone subito all’attenzione degli addetti ai lavori grazie alle sue strabilianti abilità: con il vivaio rossoblù prenderà parte a un campionato Under 17 e due Primavera totalizzando 53 presenze e 28 goal (in un tandem fortissimo con Pietro Pellegri). A detta di molti, ricorda il primo Fernando Torres.

Nell’estate 2017 passa in prestito all’Avellino per dare la possibilità di crescere. Con la maglia biancoverde debutta fra i professionisti il 13 agosto nella sfortunata sconfitta in Coppa Italia contro il Verona (terminata 3-1 per gli scaligeri). Al primo anno di attività professionistica colleziona 32 presenze e 7 reti. Rientrato alla base, ad Agosto 2018 passa nuovamente in prestito al Benevento, rimpolpando un reparto di tutto rispetto, che già annoverava Ardemagni e un certo… Massimo Coda. A fine stagione, saranno 33 le apparizioni con i sanniti, condite da 3 gol.

L’anno seguente va via nuovamente in prestito, questa volta al neopromosso Pisa. Non sarà una parentesi positiva, anche perché saranno soltanto quattro le gare disputate (tre in Campionato e una in Coppa Italia), oltretutto senza mai trovare la via del gol. Così, alla fine del girone di andata, termina la sua esperienza in Toscana e si trasferisce (sempre temporaneamente) al Cosenza di Stefano Trinchera: sarà un’autentica esplosione, grazie alle sue 7 marcature, realizzate in appena 15 match. A fine annata, torna al Genoa: viene convocato per la prima giornata di campionato, ma non viene schierato in campo. Viene quindi ‘dirottato’ in prestito al Pescara per 6 mesi (esperienza tutt’altro che indimenticabile, anche per colpa di un infortunio muscolare) e, a febbraio 2021, si trasferisce alla Spal, dove sarà in campo in 13 occasioni (senza mai segnare, però) e dove potrà sentirsi a casa grazie alla presenza in rosa di un altro brasiliano come lui: Gabriel Strefezza.

Il 10 agosto 2021 passa quindi all’Alcorcon a titolo definitivo. In Spagna disputa 15 match, corredati da 2 gol, prima che la società decida per la risoluzione del contratto, che avviene il 21 Dicembre, per motivi disciplinari: il giorno prima, infatti, Asencio pubblica una storia sul suo profilo Instagram mentre è alla guida della sua auto a 160 chilometri orari e con un caffè in mano. 

Fino a quel momento, la stagione di Raul Asencio era stata tutto sommato positiva: su una media minuti giocati per gara abbastanza esigua (ovvero 35, con sole 5 gare disputate dal primo minuto sulle 15 partecipazioni complessive), l’attaccante iberico ha realizzato 2 reti - entrambe di testa – con una frequenza di una marcatura ogni 261 minuti. Inoltre, è riuscito a fornire 2 assist per i compagni e ad imbastire una grande opportunità per il resto della squadra. Ovvio che l’esiguo minutaggio ha inficiato su alcuni parametri statistici, come quello dei tiri per match (0,8) o sui tocchi di palla (solo 13,1) o piuttosto sui passaggi chiave (0,4 per match). Poca la precisione sui passaggi totali (60%), anche se è stato più accurato in quelli effettuati nella propria metà campo (86%). Difensivamente, il suo apporto è stato nullo, ma offensivamente però la sua presenza si è fatta particolarmente sentire, soprattutto a livello di movimenti con e senza palla: ha dalla sua il 60% dei dribbling riusciti su quelli tentati e, soprattutto, il numero di falli subiti dagli avversari (0,7 a gara). 5,5 i palloni persi di media per ciascun match a cui ha preso parte.

La valutazione media di Raul Asencio su Sofascore nel suo periodo all’Alcorcon è stata pari a 6,73 (ovvero, l’ottava migliore performance di squadra).

La heatmap di Raul Asencio relativa al suo impiego all'Alcorcon in questa stagione (fonte: Sofascore)

 

Il ritratto di Raul Asencio stilato da Football Manager 2022 narra di un attaccante di 187 centimetri di altezza e di 78 chili di peso forma, di piede destro, il quale ha come ruolo d’elezione quello del centravantie dell’uomo d’area, ma anche in grado di disimpegnarsi come seconda punta e come attaccante che pressa. La sua grande abilità nel muoversi negli spazi gli danno la possibilità di essere schierato, all’occorrenza, anche come elemento offensivo esterno (sia a destra sia a sinistra, sebbene renda più sul secondo lato che sul primo, dato che ha peculiarità compatibili con quelle dell’ala a piede invertito, dell’attaccante esterno e del regista avanzato). Ad ogni modo, sarà il sostituto naturale di Massimo Coda, per cui verrà schierato come attaccante centrale vero e proprio. La sua abilità attuale è quantificata in 55/100 ma quella potenziale si allarga ad un entusiasmante 70/100, anche in virtù della sua giovane età e dei suoi margini di miglioramento.

Ciò che Asencio potrà diventare in prospettiva è uno dei punti forti del calciatore secondo il videogame manageriale, visto che viene rimarcato come abbia il potenziale per diventare una punta di vertice delle leghe cadette. E’ considerato un giocatore intelligente, capace di disimpegnarsi in un paio di ruoli e di essere una spina del fianco per i difensori avversari per merito del suo perpetuo movimento senza palla. L’equilibrio e l’abilità col pallone lo rendono un calciatore abbastanza dotato. Potrebbe avere qualche problema di adattamento al resto della rosa ed è lacunoso nei cross. Gioca, poi, solo con un piede.

Sempre secondo Football Manager 2022, Raul Asencio ha nell’integrità fisica il suo attributo migliore (15/20). Ottimo il valore riferito al movimento senza palla. Molto validi anche le valutazioni su intuito, posizione, determinazione, concentrazione, coraggio, controllo di palla, dribbling, finalizzazione, passaggi, tecnica, rigori e gioco aereo. Nonostante la stazza, può però migliorare sulla forza. Ha una dose di carisma non altissima e non eccelle in fantasia. Inoltre, non è un tiratore dalla distanza.

La valutazione degli attributi di Raul Asencio secondo Football Manager 2022

 

Raul Asencio è una punta esuberante ma capace di incidere sin da subito (sebbene debba affrontare un periodo di recupero di condizione causa Covid). Il suo costante e vorticoso movimento può portare maggior brio alla fase offensiva del Lecce. Sicuramente, si tratta di un top player per la serie cadetta e può trovare a Lecce l’ambiente ideale per diventare un giocatore importante e per smentire qualche detrattore di troppo.

Bienvenido, Raul!         

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