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Sono tornato dalle vacanze appena una settimana fa per guardare e commentare le partite del Lecce, poi scopro che è il Lecce a non essere ancora tornato dalle vacanze e quindi quando tornerà sarà lui a vedere giocare me. Anche perché riuscire a fare peggio di 0 punti in due partite e cinque reti fatte (dagli altri) con 0 reti subite (dagli altri) è difficile. Per me dico. Senza perderci ulteriormente nei meandri della depressione calcistica, andiamo avanti con i temutissimi e attesissimi 10 punti di vista differenti del Lecce-Verona di ieri che già tutti avete sviscerato sul piano tennico-tattico.

IL PIANO TRAFFICO

Mi rendo conto perfettamente che gestire il traffico cittadino ed extraurbano in occasione delle partite di Serie A è difficile. Però rendetevi conto che ieri ho impiegato 15 minuti per fare Borgagne-Lecce (uscita per la Tangenziale), e poi, all'altezza dell'uscita, in corrispondenza di City Moda, una coda terminata "solo" 37 minuti più tardi quando finalmente parcheggiavo. Si può fare qualcosa per migliorarlo? Non lo so, io comincerei dalla disciplina degli automobilisti che ieri hanno individuato persino la terza corsia in tangenziale avente diritti non contemplati dal codice della strada. Si può fare qualcosa per pulire meglio il parabrezza della mia auto? Probabilmente si.

L'INGRESSO

Quella che vedete è solo la parte finale della coda che arrivava dalla porta 14 alla porta numero 1. Un solo ingresso per porta. Tornelli non funzionanti (probabilmente per smaltire prima il traffico) e controlli forfettari. In più uno steward, e vi giuro che non sto scherzando, mi ha urlato: S: "Ehi, tu. Signore?!" Io: "Eh, mi dica" S: "Il tappo" Io: "Quale tappo, mi scusi" S: "Il tappo della bottiglia" Io: "Certo, mi dica: quale bottiglia?" S: "Il tappo" Io: "Guardi che non ho bottiglia, ho uno zaino" S: "E dentro non ce l'ha una bottiglia?" Io: "No, ho il PC" S: "Ma il PC ce l'ha il tappo?" (va be', questa l'ho messa io). Insomma il caos. E si trattava solo del Verona. Alla fine sono entrato alle ore 20.15 circa occupando stabilmente il mio bel seggiolino.

LE VOSTRE OSSERVAZIONI: "VAI PRIMA"

Ora qualcuno comincerà a dire: colpa vostra, andate prima. Rinnegati. Tifosi dell'ultima ora. Tifosi de quattru sordi. Giornalai (nel mio caso). Sempre a lamentarvi. Eccetera. Il discorso è che, tralasciando che ognuno di noi possa avere anche una vita privata tra una partita e l'altra, non sempre il ritardo allo stadio si traduce in una eccessiva comodità da parte del fruitore. E' giusto e corretto poter andare allo stadio anche un'ora prima e non trovare mille difficoltà prima di prendere posto? Secondo me, a naso, direi di si. Qualcuno di voi dirà: "Eh, allora dai tu le soluzioni". E certo! Adesso mi metto a fare consulenza gratuita...

MARCO MANCOSU

Dopo nemmeno due minuti di gioco numero su Kumbulla. Gli è partito un sombrero che nemmeno in Messico ai mondiali del '70. Poi però gli è successo quello che capita a me quando a calcetto, nel provare un numero dispendioso in termini energetici, mi si collassano gambe e braccia; e addio partita.

SOTTO IL VESTITO, I PINOCCHIETTI

Ha provato la mossa del Giaguaro mister Liverani. Sapete, no? Quando le cose si mettono male, il mister si sbraccia. Anche quando fuori ci sono 4 gradi e l'umidità di un bagno turco. Ieri la stessa cosa: dopo aver sfoggiato giacca e cravatta, nel secondo tempo è spuntato fuori con pinocchietti e t-shirt. Una mossa che ha rincuorato il Via del Mare ma che non è servita a niente. Ma valeva la pena non tralasciare alcun dettaglio.

LA PREPARAZIONE ATLETICA

Ieri non è scesa in campo. Non è giudicabile.

LE NUOVE REGOLE DELLA LEGA

Non inviateci più foto e video fatti all'interno del Via del Mare perché tanto non possiamo pubblicarli. Nemmeno gli spalti. Nemmeno se l'inquadratura è stretta su di voi. L'esercizio della libera cronaca è stato interrotto dai diritti tv che impediscono a giornali e giornalisti di pubblicare sui social, oltre che sui quotidiani, foto realizzate da smartphone dagli spalti degli spalti. In poche parole: i tifosi possono fare foto e pubblicarle sui social, i giornalisti no. Questo vuol dire che se scoppia una rissa in tribuna stampa, ed il fotografo a bordo campo non si accorge di nulla, i colleghi non possono fare foto per documentare l'accaduto, un semplice tifoso si. Ma vi rendete conto? Italia.

TIME OUT

Si chiamerebbe cooling break ma data la forte assonanza con i paesi bassi, conoscendo il vostro animo da Checco Zalone, ho preferito scrivere Time Out. L'arbitro ne ha chiamati due, uno per tempo. Perché faceva caldo, non perché faceva pena (la partita).

MATTEO PESSINA

Per rispetto non ha esultato. Tre partite giocate nel 2015 in Serie C ed un "arrivederci e grazie" suonato da Pierino Braglia. Questo ragazzo, che non segnava dai tempi del Takeshi's Castle, non ha esultato per rispetto. Beeeeeeh....

IL TABELLONE

Apprezzabile l'averlo riappeso sopra la Tribuna Est. Ma per leggere cosa c'è scritto nelle grafiche bisogna avere 20 decimi, oppure bisogna avere le grafiche. Avrei voluto farvi vedere attraverso una foto cosa si legge ma ve lo abbiamo detto, non possiamo fare foto.
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