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Brynjar Ingi Bjarnason è una delle scommesse portate nel Salento in estate dal responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino.

Ingaggiato dal KA Akureyri per una cifra superiore ai 200mila euro, la sua trattativa ha impegnato per settimane gli uomini mercato del Lecce.

Il centrale classe 99' aveva infatti segnato al debutto in nazionale maggiore contro la Polonia, bucando il portiere della Juventus Szczesny, ed il suo nome era diventato molto discusso nel mercato internazionale.

Un colpo in prospettiva costruito molto bene dal Lecce, che ha scommesso su un calciatore giovane e stabilmente in nazionale maggiore senza caricarlo di responsabilità.

Il reparto difensivo a disposizione del tecnico Baroni è infatti ben fornito e concede a Bjarnason tutto il tempo necessario per l'ambientamento nel nostro calcio.

Lucioni, Dermaku, Tuia, Meccariello: la scelta è ampia e per questo motivo l'ex Akureyri ha trovato poco spazio nelle prime otto partite ufficiali.

Appena 45 minuti, dall'inizio, sul campo del Cittadella. Non i presupposti per un esordio brillante, dato che notoriamente i veneti sono tra le squadre più difficili da affrontare in Serie B.

Difatti il gol del parziale 1-1 è nato da una disattenzione dell'islandese, colto di sorpresa da Okwonkwo.

Errore e sostituzione: non un esordio indimenticabile insomma.

La sbavatura ha inciso relativamente, dato che il Lecce è tornato alla base con i tre punti, ma ha sottolineato come il ragazzo abbia bisogno di tempo.

I segnali, come evidenziato in precedenza, sono comunque positivi: calciatore giovanissimo, già titolare in nazionale maggiore, richiesto in sede di calciomercato e senza alcun tipo di pressione.

Il Lecce è chiamato ad aspettarlo, ne varrà la pena.

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