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Gravina sulla necessità di riforme

Continuiamo a lavorare con la stessa dedizione degli anni precedenti, poi nelle prerogative del Governo c’è anche la possibilità di inserire una nuova commissione. La riforma dei campionati è un’esigenza oggettiva. 

Quando parliamo di sostenibilità essa richiede un progetto, non può essere una sostenibilità fine a sé stessa. Bisogna mettere mano a dei format che vanno a inficiare sullo stesso concetto di sostenibilità. Questo format denuncia delle lacune, ci dobbiamo interrogare su questo. 

Sul tema della riduzione dei club di Serie A

I tempi sono a ieri, questa è un’esigenza di sistema. Non si può più assistere a quello che stiamo vivendo in queste settimane. C’è molta armonia in questo momento, c’è senso di responsabilità e condivisione. 

La Serie A ha questa autonomia che tuteliamo, ma c’è maggiore disponibilità che vedo in tutti i Presidenti, dalla Serie A ai Dilettanti. È un virus che contamina e contagia tutto il calcio italiano, riguarda tutte le componenti. 

C’è un appello al senso della responsabilità anche ai calciatori e agli allenatori, il calcio è sensibile a questo tema e non può essere altrimenti. La riduzione della Serie A da 20 a 18 squadre non è il tema, la riforma sui format riguarda altre componenti. 

In alcuni campionati come la Serie B la quintultima è borderline tra playoff e playout, questo costringe le società ad avere degli oneri pazzeschi solo per il terrore di retrocedere in Serie C.

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